Testimone malmenato ed obbligato a ritrattare, poi gli chiedono anche un "risarcimento": in manette finiscono in quattro
Doveva testimoniare ad un processo per spaccio, i famigliari dell'accusato si sono presentati a casa minacciandolo e picchiandolo, poi gli hanno chiesto il risarcimento picchiandolo con una mazza di baseball. In manette quattro persone.


(AGR) Avevano costretto, con violenze e minacce, il testimone chiave di un processo per droga a ritrattare in aula poi, non paghi del risultato, avevano continuato l’opera vessatoria per avere anche un “risarcimento danni”: le indagini della Polizia di Stato hanno permesso di individuare 4 persone a cui sono state applicate altrettante misure cautelari. La vicenda ha inizio nel settembre dello scorso anno e si è svolta nel popoloso quartiere di Bastogi. I familiari di una donna arrestata per spaccio si sono presentati a casa di un uomo che doveva testimoniare nel relativo processo; dopo averlo fatto uscire con una scusa, lo hanno picchiato accusandolo di essere “un infame”.
La vittima, nei giorni successivi, ha deciso di trasferirsi per sottrarsi ad altre eventuali minacce ma i parenti della pusher hanno continuato con la loro azione concentrando la propria attenzione sui familiari del testimone. L’ultimo avvertimento è arrivato il giorno del processo nei corridoi del Tribunale quando un familiare dell’indagata, incontrando il teste, lo ha ulteriormente minacciato. La vittima si è così convinta ad assecondare gli aguzzini ed in aula ha ritrattato tutte le dichiarazioni rese in fase di indagine, credendo così di chiudere definitivamente la vicenda. Invece gli aguzzini si sono ripresentati chiedendogli un risarcimento in denaro e picchiandolo con una mazza da baseball in un parcheggio di un supermercato.