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Ospedale Anzio-Nettuo, vertice per rilanciare la sanità pubblica

print22 luglio 2014 20:12
Ospedale Anzio-Nettuo, vertice per rilanciare la sanità pubblica
(AGR) Si è svolta lunedì 21 luglio ad Albano, presso la sede ASL locale, una riunione organizzata appositamente per trovare soluzioni immediate alla situazione sanitaria Anzio-Nettuno, Ospedale Riuniti su tutti. Tale riunione ha visto la presenza del Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta, del presidente del Consiglio Regionale Daniele Leodori, del Direttore Generale della ASL Roma H Fabrizio d’Alba e del Direttore Sanitario Narcisio Mostarda.Nettuno, con la vicina Anzio, vede aumentare esponenzialmente la popolazione soprattutto nel periodo estivo, andando oltre quota 200000 tra residenti e turisti. Un utenza che non è paragonabile a cittadine come Frascati, Genzano o simili che paradossalmente hanno però maggiore personale e da parte della Dirigenza della ASL sono state confermate tutte le iniziative volte ad una seria e decisa mobilità, che vada a porre fine a distribuzioni anomale del personale sul territorio.

La presenza di Chiavetta, sottolinea ancora una volta l’attenzione massima che il primo cittadino di Nettuno pone nei confronti dell’assistenza sanitaria: “Ho ritenuto opportuno chiedere un incontro urgente ai diretti interessati per giungere subito a risultati reali, piuttosto che lasciarmi andare ad attacchi giornalistici verso persone che stanno comunque lavorando”. Queste le parole di Chiavetta che sottolinea: “La riunione si è svolta per verificare quello che sono le criticità sulla Sanità del nostro territorio ed in particolare per quanto riguarda l’Ospedale Riuniti e il Distretto Sanitario Anzio-Nettuno. Ho trovato nel Direttore Generale Dott. d’Alba e nel Direttore Sanitario Dott. Mostarda due persone altamente professionali e soprattutto decise a porre rimedio a disparità e urgenze. Hanno confermato il loro impegno totale a mantenere l’apertura di tutti i reparti dell’Ospedale Riuniti Nettuno-Anzio anche durante il periodo estivo chiedendo un sacrificio a quelle strutture sanitarie del territorio che nello stesso periodo sono gravate da meno lavoro. E non ho certo dimenticato, sottolineando la cosa ai due dirigenti, il grande impegno chiesto e profuso dagli operatori del distretto stesso Anzio-Nettuno per una maggiore copertura dei turni lavorativi”.La Direzione Sanitaria dell’Ospedale Riuniti Nettuno-Anzio è stata affidata al Dottor Michele Di Paolo, il quale si è già insediato e affronterà immediatamente le criticità della struttura con la professionalità e la competenza che ne hanno caratterizzato fin qui la carriera: “Molte complicazioni sono causate dal blocco delle assunzioni – spiega Chiavetta – e da fenomeni di assenteismo sporadico che la Direzione ASL ha portato immediatamente a conoscenza della Procura. Non è accettabile che l’interesse di pochi condizioni la collettività che deve veder garantito il diritto all’assistenza sanitaria. Mi rendo perfettamente conto che ritrovarsi dall’oggi al domani a lavorare in un ufficio che dista non più 5 minuti da casa ma 30-40km non sia cosa facile: per questo siamo grati comunque a tutti gli operatori sanitari che si sono già insediati al Riuniti per il bene della nostra popolazione. A loro va la nostra massima gratitudine, unitamente a chi già lavora qui con turni di lavoro molto pesanti”.

L’incontro è stato anche occasione per capire meglio la proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera Roma H. E’ stata approvata all’unanimità dalla conferenza dei sindaci e dovrà essere ora maggiormente dettagliata da parte della Direzione aziendale e passare poi al vaglio della Regione Lazio. Tale proposta conferma l’impegno a mantenere presso il Riuniti Nettuno-Anzio la vocazione di Ospedale generalista mantenendo aperti tutti i reparti attualmente presenti e che andranno supportati da personale da risorse recuperate in tale riorganizzazione. Il Riuniti sarà baricentro assieme all’Ospedale di Albano. Diverso il destino di città come Frascati, Genzano, Marino e Velletri che diventeranno ospedali qualificati ciascuno per differenti e specifiche vocazioni medicochirurgiche.

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