Produzione industriale in calo dell'1,8% su base annua: Unc lancia l’allarme "È uno sfacelo!"
Secondo Istat, la produzione industriale segna il 26° calo annuo consecutivo. L’Unione Nazionale Consumatori: “Serve una politica industriale efficace e più potere d’acquisto per le famiglie”.


(AGR) I dati diffusi oggi dall’Istat fotografano una situazione preoccupante per l’industria italiana. A marzo 2025, la produzione industriale è aumentata dello 0,1% rispetto al mese precedente, ma cala dell’1,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Un trend negativo che dura ormai da oltre due anni: è infatti il 26° calo tendenziale consecutivo, un dato allarmante per il comparto produttivo del Paese.
A lanciare un grido d’allarme è l’Unione Nazionale Consumatori (Unc), attraverso le parole del suo presidente Massimiliano Dona: “Un disastro! Uno sfacelo! Prosegue lo tsunami che si è abbattuto sulle nostre industrie da febbraio 2023. Un tunnel senza uscita!”
“Serve urgentemente una politica industriale efficace e un rilancio della capacità di spesa delle famiglie. Se gli italiani non consumano, le industrie o esportano o muoiono”, conclude Dona.
La crisi della produzione industriale italiana si fa dunque sempre più strutturale. A fronte di una domanda interna stagnante e di scenari internazionali complessi, le imprese italiane chiedono interventi concreti, dal sostegno ai consumi a piani di rilancio industriale.