''Vespasianus Imperator Mundi''

Diocesi di Firenze. Due seminaristi positivi
Sono molte le ragioni per celebrare l’anniversario della nascita di Vespasiano con una mostra d’arte contemporanea, due quelle principali. La prima è che l’Imperatore visse in un’epoca di profonda crisi simile alla nostra e riuscì a risollevare le sorti dello Stato attraverso una serie di riforme strutturali delle istituzioni: razionalizzazione della spesa, riforma delle imposte, estensione delle cariche pubbliche a popolazioni non italiche, nuova politica demaniale e culturale. Questi atti di governo gli permisero di risanare l’economia di Roma e di ripianare il debito pubblico. Inoltre, glorificò l’Urbe con straordinarie opere architettoniche come l’Anfiteatro Flavio – il Colosseo – e il Tempio della Pace.
La seconda ragione è che Giovanna Dejua è riuscita sapientemente a cogliere gli elementi principali di quell’epoca e a renderli vivi oggi. L’artista, infatti, ha realizzato in omaggio a Vespasiano un complesso di opere che seguono il filone del Nuovo Progetto Astratto, da lei teorizzato e intrapreso negli anni ’80, grazie al quale è riuscita a cogliere gli aspetti essenziali della realtà, portandola da un livello di astrazione e decostruzione ad un altro di ricostruzione concettuale.
Le opere realizzate per questa mostra rappresentano i diversi momenti della vita di Vespasiano mentre un altro nucleo è riferito, più in generale, alla storia di Roma dalla sua fondazione. Giovanna Dejua riesce, quindi, a rendere leggibile, ancor oggi, la grande storia dell’impero attraverso un linguaggio artistico contemporaneo, rinnovando gli elementi essenziali e le emozioni ancestrali fruibili dall’arte classica. Non tutti avranno notato sul catalogo una sofisticata raffinatezza: a margine delle pagine in piccolo è stata ideata un’operazione di inculturazione con la scritta “Vespasiano Imperator Mundi”.