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Tribunale di Ostia, braccio di ferro con il Ministero

print23 maggio 2012 18:26
Tribunale di Ostia, braccio di ferro con il Ministero
(AGR) ( AGR )Il presidente della commissione Decentramento del XIII Municipio, Alessandro Paltoni, ha avanzato la sua proposta in merito al futuro del Tribunale di Ostia, che sarebbe ad un passo dall’accorpamento con Civitavecchia stando alla soluzione ventilata dal Ministero di Giustizia come possibile alternativa alla soppressione.

“La soluzione più idonea e ragionevole, anche sotto il profilo della razionalizzazione delle risorse – ha dichiarato Paltoni – sarebbe quella di fare della sezione distaccata di Ostia un vero e proprio Tribunale, al quale possono essere associati i comuni di Fiumicino e Pomezia, che attualmente rispondono ad altre giurisdizioni.Coprendo un territorio di 220mila abitanti e affrontando 3200 procedimenti l’anno, il Tribunale di Ostiaha già i numeri per essere equiparato ad un Tribunale autonomo, se non a un Tribunale di capoluogo di Provincia.Quello avanzato dal Ministero è un falso problema: in base alle disposizioni della “legge Pinto” del 2012 - lo Stato riconosce a chi è coinvolto in un processo un indennizzo di 1000/2000 euro per ogni anno di durata eccessiva del procedimento. Se i 3200 processi del Tribunale di Ostia dovessero essere trasferiti altrove, il rischio che si corre è quello di dover pagare migliaia di risarcimenti polverizzando, di fatto, il presunto risparmio proveniente dalla chiusura della sede di via dei Fabbri Navali.Prima dell’istituzione della sede distaccata di Ostia, sul territorio c’erano appena 40 studi legali. Oggi sono 400 gli avvocati che orbitano intorno al nostro Tribunale: ci si chiede che fine faranno se dovesse davvero chiudere i battenti.Un’ultima considerazione: la Toscana ha 11 Tribunali, la Lombardia 15, la Sicilia addirittura 19, con 4 Corti d’Appello. Non si capisce perché i 9 Tribunali del Lazio debbano rappresentare un problema per le casse dello Stato.

Chiediamo al sindaco Alemanno di intervenire per individuare al più presto dei locali pubblici dove collocare il Tribunale di Ostia o di garantire la necessaria copertura finanziaria per farlo restare dov’è.” Si è svolto, nel frattempo,l’altra mattina il Consiglio del XIII Municipio con all’ordine del giorno le problematiche degli uffici giudiziari nel XIII Municipio. “Stiamo continuando nel portare avanti – ha spiegato Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio – la nostra battaglia nel lasciare ad Ostia gli uffici del Giudice di Pace. L’ipotesi di accorpamento non è certo la scelta più idonea per la durata dei procedimenti. Un’azione politica, questa che stiamo portando avanti,che è condivisa anche dall’amministrazione centrale, proprio perché si è convinti che le cose che funzionano non possono essere cambiate”. Domani un documento unitario verrà portato in Consiglio.

Hanno preso parte all’assise anche Davide Bordoni, Assessore Roma Capitale, Amerigo Olive, Assessore XIII Municipio, Massimo Moriconi, Presidente Tribunale di Ostia, Claudio Fiorentino, Giudice di Pace di Ostia, Francesco Patrone, delegato del Sottosegretario Mazzamuto, Silvia Petrini, A.F.O.L., Damiano Ventura, A.F.O.L. Giovani e Ernesto Vetrano, Segretario Generale Centro Studi Akamof.

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