ABUSIVISMO: LAZIO-NATURISTI, DA 4 ANNI IN ATTESA DEMOLIZIONI CAPOCOTTA

capocotta riserva del litorale romano
Nel documento -si legge- viene affermata la necessita' di individuare, dopo quattro anni dalla prima determinazione dirigenziale di demolizione nella zona, "un percorso di attuazione delle demolizioni stesse, che da un lato non pregiudichi le porzioni legittime dei manufatti", di proprieta' comunale, ed in ogni caso tenga conto della compatibilita' degli abusi con quanto previsto da un progetto di ampliamento dei chioschi "attualmente in esame ed in via di approvazione".
"Nei fatti -ha sottolineato Paolo Guerra, portavoce di Ecoblu i firmatari del documento riconoscono che gli Uffici Demolizioni della capitale non sono capaci di distinguere, nella loro attivita', una struttura abusiva da una non abusiva. E questo appare quantomeno singolare e certo non gratificante per la professionalita'riconosciuta agli stessi Uffici".
"Nel documento si parla anche di 'progetti in via di approvazione' - ha aggiunto Simona Carletti dell'Uni Lazio- ma la realta' e' che gli stessi progetti sono ancora in una fase preliminare, in quanto e' stato affidato al professor Carlo Blasi del Dipartimento di Biologia vegetale dell'Universita' 'La Sapienza' uno studio che contenga l'analisi delle interferenze del progetto con il sistema ambientale di Capocotta".
L'Uni Lazio -conclude la nota- si dice poi esterefatta con riferimento al punto in cui il documento afferma che da circa due anni sono in corso 'procedure di verifica anche di compatibilita' ambientale' sulle opere abusive sorte attorno ai chioschi comunali.