Vela, surf e giochi acquatici all'Happy surf
(AGR) Grandissima partecipazione alla giornata-evento all’insegna della solidarietà che si è tenuta lo scorso sabato 3 settembre al chiosco Happy surf. Tra una caccia al tesoro acquatica, tornei di beach volley e di scacchi, sono stati raccolti fondiper“Piccoli guerrieri”, la onlus che si occupadei “bimbi invisibili”, ossia i piccoli affetti da gravi patologie ricoverati presso un reparto dell’ospedale Grassi di Ostia.Destinatari dell’iniziativa, che ha avuto come location l’impianto balneare che si trova a due passi dal Porto turistico di Roma, i quattro bimbi affetti da gravissime patologie attualmente ricoverati presso un reparto dell’ospedale Grassi di Ostia. Tutto il ricavato delle libere donazioni effettuate dai bagnanti è stato infatti devoluto a “Piccoli guerrieri della home in hospital”, la onlus attiva presso il nosocomio lidense.
Sin dal mattino il chiosco è stato preso d’assalto da adulti e piccini che hanno potuto praticare, grazie al favore di una splendida giornata di sole, corsi di vela e di canoa con gli istruttori esperti della Federazione italiana vela. Per l’occasione, inoltre, a Happy surf tutti i servizi di spiaggia erano gratuiti: gli ospiti hanno così donato ai volontari di Piccoli guerrieri fondi per la onlus. L’evento promosso da Stefano Albertini si inserisce tra le iniziative benefiche proposte anche in passato da Happy surf, tra cui Una partita a favore della vita per il centro bambini sordomuti dell’ospedale Grassi, il Progetto Itaca ed il Progetto Chad per la costruzione di un pozzo d'acqua nel paese africano.
“Centrato l’obiettivo dell’associazione”, spiegano a Happy surf: “E’ stato un grandissimo successo perché l’iniziativa ha rappresentato un bellissimo momento di incontro, confronto, condivisione e progettualità futura”. Hanno partecipato molte associazioni di ragazzi disabili che si sono ritrovati in spiaggia impegnandosi, per il prossimo futuro, a restare in contatto per costruire e rafforzare la rete della solidarietà e dell’amicizia. Come auspicato, è stata “un’occasione di incontro e di condivisione tra amici per altri piccoli amici che sono in grandissima difficoltà”.