Maratona di Ostia 2006
(AGR) Mille e più iscritti per questa manifestazione, articolata nella distanza classica e in una ridotta di soli 18 km. Tra i partecipanti nomi noti della corsa e tanta gente comune, desiderosa di una giornata di sano sport all’aria aperta, gente che spesso va piano ed è pesante nell’incedere, ma che difficilmente si ferma prima di raggiungere il lontanissimo traguardo.Questa maratona ha avuto il supporto delle forze di Polizia locale e della Protezione civile e del volontariato, quali l’associazione Ostiainbici, e di tutti gli appassionati del comitato organizzatore. Con il contributo ed il patrocinio della presidenza del XIII Municipio è stato possibile far percorrere un tratto di ben 2 km all’interno di uno dei più grandi e meravigliosi siti archeologici mondiali, gli scavi di Ostia antica, e di ammirare le bellezze di un grande passato, da cui la grande corsa trae origine.
La competizione di Ostia raggiunge, con questa edizione, una forma di maturità, sia per la presenza che per la qualità degli atleti in gara, passando da piccola realtà locale alla dimensione di manifestazione di livello nazionale. Per favorire questo salto di qualità, per il 2007 si prevede una diversa collocazione all’interno del calendario delle grandi maratone, alla fine di settembre, a chiusura della stagione estiva, insieme ad altri eventi sportivi e culturali che verranno proposti dal XIII municipio, a partire dai primi giorni dell’anno.
Sia la 18 km che la maratona, hanno avuto una partenza comune ed un percorso condiviso fino al 12 km, attraversando il porto turistico di Ostia e la zona dei centri commerciali, passando sotto Tor Boacciana ed il ponte della Scafa per entrare poi nello scenario dei famosi scavi di Ostia antica, che, insieme a quelli di Pompei, sono uno dei più estesi siti archeologici italiani e mondiali.
Il semaforo di Ostia Antica ha definito la scissione fra le due corse: i maratoneti prendono la loro strada verso Longarina e i restanti ¾ di corsa, mentre gli altri affrontano i loro ultimi 5 km per il traguardo.
Un uomo che non possiede le caratteristiche di saper soffrire e di saper concentrarsi non può dedicarsi a tale tipo di corsa, era il messaggio di un romanzo di qualche anno fa, che aveva per titolo “La solitudine del Maratoneta”. E’ necessario richiamare una grande quantità di energia psichica per raggiungere il traguardo che, all’inizio, è così distante.
Sono queste le doti che hanno permesso ai primi due al traguardo, Silvio Trivelloni e Giorgio Carcaterra, per avere la forza di affrontare una lunga solitaria. Ma anche le doti che hanno portato gli altri a mettere un passo dietro l’altro, soli con se stessi e i propri suoni, le proprie emozioni, le proprie sofferenze. Tanti i sostenitori lungo il percorso e i volontari in assistenza ai punti di ristoro e di rilevamento.
All’arrivo c’erano tutti gli esponenti del nostro municipio ambasciatori esteri (la maratona di Ostia è gemellata con una corsa in Slovacchia) e rappresentanti delle forze armate.
Ordine di arrivo della maratona maschile: 1° Silvio Trivelloni - 2° Giorgio Carcaterra - 3° Claudio Leoncini.
Per la maratona femminile, prima arrivata Joanna Chmiel, seconda Elena Iacchiero e terza Patrizia Cini.