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Ostetriche Casa del parto in agitazione

print04 maggio 2012 08:41
Ostetriche Casa del parto in agitazione
(AGR) ( AGR )Le ostetriche della “Casa del parto” sono in agitazione, unaprotesta spontanea nata dalla richiesta della Direzione aziendale di istituire per garantire il servizio, l’istituto della reperibilità per il personale medico e paramedico. I Cobas sostengono la battaglia delle ostetriche e denunciano in una lunga analisi dell’attuale situazione i ritardi e le “promesse” mancate che hanno caratterizzato il funzionamento della struttura. “La storia della Casa del Parto “Acqualuce” – si legge su una nota sindacale - Inaugurata l’ 8.3.2009 dall’allora Direttore Generale, alla presenza di esponenti e rappresentanti delle istituzioni (Regione Lazio, Municipio) e delle forze politiche e sindacali, tra squilli, feste, microfoni e riflettori….. si diede vita all’esperienza della Casa del Parto,una struttura definita tra le “uniche” al Centro Sud per garantire il percorso del parto spontaneo, evitando l’ospedalizzazione della gestante.

Dopo circa un anno, nel luglio 2010, e con soli 30 parti effettuati, l’attività della Casa del Parto, a dimostrazione della più totale assenza di volontà di programmazione e di organizzazione, venne formalmente sospesa per l’incredibile assenza degli adempimenti da parte della Regione Lazio, quali la definizione/collocazione giuridico/normativa della struttura, l’adeguamento dei percorsi di emergenza-urgenza e, soprattutto, per l’insufficienza del personale ostetrico che non permetteva il pieno e completo funzionamento della struttura. Successivamente la stessa Presidente della Regione Lazio, On. Renata Polverini, a seguito della lotta e delle iniziative promosse dal “Comitato a Difesa della Casa del Parto e dei Servizi Materno Infantili”, si impegnò per rilanciare la struttura e per garantirne la piena funzionalità, attraverso la ricerca di soluzioni delle criticità esistenti soprattutto con riferimento alla carenza del personale ostetrico.Risultato? Approvazione del “Profilo Assistenziale per l’assistenza al travaglio e parto fisiologico extraospedaliero in case di maternità e a domicilio”…….. “Protocollo per le Case di Maternità” (Decreto del Commissario ad Acta, n° U0029 del 01 aprile 2011) con la definizione di “Acqualuce” come Casa di maternità intraospedaliera, realizzazione del progetto di "messa in sicurezza" E per quanto riguardala dotazione organica, quella che costituiva e che a tutt’ora costituisce il vero problema da sempre esistente…? Nulla….Lor Signori, - continua il volantino Cobas - pur di salvare la “faccia” almeno sino alle prossime elezioni, laCasa del Parto “Acqualuce”, deve continuare a“ funzionare” costi quel che costi, senza la necessaria dotazione organica: solo ed esclusivamente attraverso lo strumento della reperibilità, reso per l’occasione obbligatorio. Ciò, non solo non permette il pieno e completo funzionamento della struttura (parti nel 2012 n° 5 al 3 maggio 2012 per un totale di n° 59 dal 2009) ma sottopone, altresì, le lavoratrici a ritmi e turni di lavoro alla lunga umanamente insostenibili, con inevitabili conseguenze sulla loro salute e condizione psico – fisica, tenuto anche conto della delicatezza delle diverse funzioni che le stesse si trovano a svolgere nelle varie attività (Blocco Parto, Pronto Soccorso Ostetrico, Reparto di Ostetricia/Ginecologia) e considerando che per tutte queste attività sono presenti 26 unità, di cui solo una minima parte (17) turnante in h 24, e nulla è stato fatto per assegnare il necessario personale ostetrico dedicato”.

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