Amianto nelle Centrali Elettriche, condannata l'ENEL a risarcire ex dipendente ammalato di asbestosi
La Corte d’Appello di Firenze, riesaminati i fatti tenendo conto delle reali compromissioni della salute dell'uomo, e confermata la diagnosi dell’INAIL, conferma che ENEL non aveva adottato le necessarie misure di protezione per i suoi lavoratori e determina un risarcimento di 118mila euro.
(AGR) La Corte d’Appello di Firenze ha condannato ENEL S.p.A. a risarcire l’ex dipendente F. B. con un importo di circa 118.000 euro per il danno professionale causato dall’esposizione prolungata alle fibre di amianto.
L'uomo aveva lavorato dal 1958 al 1967 alle dipendenze della Società Cooperativa Nuova Liberlavoro che forniva manodopera a Chimica Lardarello S.p.A., e successivamente ad ENEL S.p.A. Quest’ultima, secondo quanto accertato dal Tribunale, era l’effettivo datore di lavoro dell’uomo, che è stato esposto all’amianto durante tutto il periodo lavorativo senza adeguate protezioni, circostanza che lo aveva fatto ammalare di asbestosi nel 2014.
La patologia professionale viene riconosciuta dall’INAIL e nel 2015 inizia un’azione legale per ottenere il risarcimento del danno ottenendo ragione nel 2020 già in primo grado dal Tribunale di Pisa che aveva emesso una sentenza di risarcimento, prontamente impugnata da Enel. Oggi la Corte d’Appello di Firenze, riesaminati i fatti tenendo conto delle reali compromissioni della salute dell'uomo, e confermata la diagnosi dell’INAIL, acclara che ENEL non aveva adottato le necessarie misure di protezione per i suoi lavoratori, e determina per l’uomo un risarcimento di 118mila euro. A difenderlo, l’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto che, sottolineando l’importanza del riconoscimento dei diritti dei lavoratori esposti a sostanze nocive, afferma: “questa sentenza rappresenta una vittoria importante per Franco Berti e un monito significativo per le aziende sull’importanza della sicurezza sul lavoro”.
L’ONA offre supporto e assistenza alle vittime con un servizio gratuito sul sito https://www.osservatorioamianto.it/, e/o con il numero verde 800 034 294.