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Roma, sequestro di persona e violenza sessuale, in manette 28enne romano

I Carabinieri hanno soccorso una donna 48enne che denunciava di essere stata vittima di violenza sessuale all’interno di un bar. Sarebbe stata costretta dal proprietario a seguirlo all’interno della cantina dove si sarebbe consumata la violenza. I militari hanno arrestato il titolare del bar.

printDi :: 30 maggio 2025 17:30
Roma, sequestro di persona e violenza sessuale, in manette 28enne romano

(AGR) I Carabinieri della Stazione Roma Salaria hanno arrestato un 28enne romano gravemente indiziato dei reati di sequestro di persona e violenza sessuale ai danni di una 48enne romana.

Ieri sera, a seguito di una richiesta giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in viale Eritrea dove era stata segnalata un’aggressione ai danni di una donna nei pressi di un bar.

 
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno individuato la 48enne, ferita al volto e in forte stato di agitazione, che riferiva di essere stata vittima di violenza sessuale all’interno dell’esercizio commerciale. Denunciava infatti che, entrata nel bar per un lieve malore, sarebbe stata costretta dal proprietario a seguirlo all’interno della cantina dove si sarebbe consumata la violenza. Dopo circa un’ora sarebbe riuscita a divincolarsi e a fuggire all’esterno chiedendo aiuto.

I Carabinieri hanno quindi fermato il proprietario del bar, identificato nel 28enne.

Sul posto sono intervenuti anche i Carabinieri della 7^ Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma che hanno eseguito i rilievi tecnico-scientifici.La vittima è stata medicata da personale sanitario sul posto, rifiutando al momento di essere condotta in ospedale.L’arrestato è stato tradotto nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.Si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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