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Ucraina, aiuti militari e gas russo, intanto Giuseppe Conte conferma il "no" alle spese militari

A Bruxelles gli stati hanno deciso di adempiere all’impegno di adeguare le spese per la difesa al due percento del Prodotto Interno Lordo. E’ un vecchio corollario del Trattato NATO, riconfermato nel 2016 e nel 2019. Intanto Giuseppe Conte al ribadisce le proprie posizioni antimilitariste

printDi :: 27 marzo 2022 17:51
elicottero militare

elicottero militare

(AGR) di Ruggero Cametti

L’ambasciatore russo in Italia ha querelato (in realta’ si tratta di un esposto in procura) un giornalone che aveva auspicato che si poteva uccidere lo Zar del Cremlino. Forse se l’articolista avesse fatto riferimento alla dottrina di Sant’Agostino ed altri filosofi, sull’assassinio del tiranno, si sarebbe risparmiato le reazioni giudiziarie russe.

 
In effetti qualche commentatore piu’ avveduto sta ipotizzando che quando auspicabilmente i maggiori attori dell’attuale vicenda della guerra in Ucraina potranno sedersi finalmente ad un tavolo di trattativa, dovranno guardarsi negli occhi e parlarsi. La migliore premessa dopo le violenze militari non puo’ essere l’avvelenamento dei pozzi con dichiarazioni di non ritorno per una corretta conduzione diplomatica della crisi.

Alla riunione dei paesi NATO a Bruxelles ha fatto notizia l’offerta degli Stati Uniti di forniture di gas liquido all’Europa, a ristoro della rinunzia del gas russo. Ci sono pero’ alcune controindicazioni: il gas dell’America deve per forza viaggiare per nave, quindi costa da tre a cinque volte di piu’. In Europa ha bisogno di impianti di rigassificazione per trasformare il gas liquido in aeriforme. L’Italia ha pochissimi impianti del genere, stante la nefanda politica dei no a tutto del recente passato.

Un successone…...Draghi comunque ha annunciato che possiamo noleggiare due navi adatte allo scopo di rigassificare. Purtroppo alcuni esperti hanno calcolato che anche con le forniture americane potremo raggiungere il dieci percento del gas che ci serve in luogo dell’attuale quaranta percento che ci viene dalla Russia.

Sempre a Bruxelles gli stati hanno deciso di adempiere all’impegno di adeguare le spese per la difesa al due percento del Prodotto Interno Lordo. E’ un vecchio corollario del Trattato NATO, riconfermato nel 2016 e nel 2019. Dopo che giorni fa il Parlamento ha votato, praticamente in modo unanime, l’invio di armi di difesa all’Ucraina qualcuno, i grillini con Conte alle prese della ripetizione del voto interno a Presidente del Movimento, fa il “signorino” ricordando le proprie posizioni antimilitariste. Staremo a vedere.

NdR: Ruggero Cametti è un politico di lungo corso, nato nella Democrazia Cristiana ha avuto incarichi importanti nella DC Capitolina e sul litorale è stato più volte consigliere municipale. Ritiratosi dalla politica attiva da alcuni anni cura la campagna elettorale di giovani politici della capitale e ha continuato ad occuparsi di politica affiancando con preziosi consigli gli esponenti politici locali.

Profondo conoscitore delle problematiche del X Municipio dove ha lavorato e si è impegnato per anni è un punto di riferimento per il centrodestra anche se resta un importante e competente conoscitore della politica, sopratutto locale. Da oggi collabora con AGR esponendo il suo punto di vista sui tanti temi della politica. Buona lettura (e.b.)

foto pixabay

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