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Statali: Brunetta, da Gennaio “anticipo” di 50 Euro

print26 settembre 2008 17:14
(AGR) Renato Brunetta,ministro della Pubblica amministrazione,afferma che ilavoratori del pubblico impiego riceveranno, con la busta paga di gennaio 2009, 50 euro come anticipo sugli aumenti definitivi in attesa del rinnovo contrattuale espiega che il pacchetto del pubblico impiego inserito nella Finanziaria consiste in "una serie di misure che tendono a salvaguardare il potere di acquisto dei lavoratori".

Brunetta aggiunge che i lavoratori pubblici non dovranno aspettare ancora per il rinnovo del contratto. "Visto che erano disponibili i circa 500 milioni per la vacanza contrattuale 2008, abbiamo deciso di pagare subito le indennita'. E cosi' ho inserito, d'intesa con Tremonti, un intervento che equipara il settore pubblico a quello privato".

Per quel che riguarda il negoziato con i sindacati sul rinnovo dei contratti, il ministro dice che "si parte a inizio ottobre", e sul pacchetto osserva che "in questo quadro, che certamente non e' di vacche grasse, avere di fatto tre miliardi di euro per i rinnovi contrattuali penso che non sia poca cosa". "'Se poi - aggiunge - il sindacato pensa di chiedere di piu' vada da Tremonti e da Berlusconi a farselo dare. Io non ce l'ho".

intanto,Il Governo si appresta a presentare un emendamento con il quale va a“cancellare”le norme sulla stabilizzazione dei lavoratori precari delle Pubbliche Amministrazioni: 120.000 persone perderanno, alla scadenza del contratto o entro 30 giorni dall'approvazione della legge, il loro posto di lavoro.>Lo afferma il coordinatore del dipartimento Settori pubblici della Cgil Nazionale, Michele Gentile, nello spiegare che: "Si tratta di lavoratori a tempo determinato che avevano maturato i requisiti previsti dalle 2 leggi Finanziarie precedenti e di lavoratori con vari contratti per i quali era in piedi una prospettiva di assunzione".

Tutti i settori pubblici sono coinvolti da una decisione che Gentile definisce "sciagurata" perché"tanti perderanno il loro lavoro, anche se ne hanno legittimamente diritto, e tale diritto faremo valere in tutte le sedi, tanti cittadini non avranno i servizi che oggi sono garantiti dai lavoratori precari".

Infine, conclude Gentile, "se ai 120.000 si aggiungono i 150.000 posti di lavoro in meno in conseguenza dei tagli alla scuola viene fuori un quadro sociale drammatico per l'occupazione, per i servizi pubblici e per la crescita del paese".

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