Smog a Roma, lettera aperta al ministro Del Rio
(AGR) "Per il terzo giorno consecutivo le polveri sottili a Roma hanno superato i livelli consentiti dalla legge, parlare di emergenza Smog da parte di Amministrazione capitolina e Governo è solo un modo per evitare di affrontare il problema in maniera strutturale, per questo abbiamo scritto una lettera aperta al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Delrio". Lo dichiarano in una nota Angelo Bonelli dell'esecutivo nazionale dei Verdi e il portavoce dei Verdi del Lazio Gianfranco Mascia, che aggiungono: "Sono sette le centraline fuori legge a Roma, stessa situazione in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e molte città italiane”.Ecco il testo della lettera con le poste dei Verdi per affrontare in maniera efficace e strutturale l’emergenza dell'inquinamento a Roma ed in Italia:
Caro ministro Graziano Delrio,
abbiamo saputo che domani sarai presente, in qualità di ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, alla Commissione Ambiente per parlare di mobilità sostenibile e lotta all’inquinamento cittadino.Avrai visto che, dopo l'emergenza di fine anno, anche a Roma sono giorni che è tornato l'allarme inquinamento dovuto al fatto che le polveri sottili (PM10) sono superiori ai limiti di legge in molte centraline della città. Stesso problema anche in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e in tante altre città italiane.
Ti scriviamo da cittadini che vivono nella Capitale e subiscono quotidianamente l'inquinamento causato, non solo, dalle polveri sottili, sapendo che tu sei particolarmente sensibile a queste tematiche.Tu sai bene che il problema dell'inquinamento in città si risolve “strutturalmente” solo incentivando la mobilità pubblica.
Per questo ti chiediamo in primo luogo di spiegare il motivo per cui a Roma ci sono ben 60 autobus elettrici che rimangono in deposito per mancanza di manutenzione e ti chiedendoti di indagare e verificare se è possibile rimettere in pista questa flotta di mobilità sostenibile che è un vero peccato rimanga ogni giorno inutilizzata.
Magari si potrebbe attingere ai 12 milioni di euro previsti nell'art. 2 del protocollo d'intesa ANCI-Ministero dell'Ambiente del dicembre scorso, presentato come la Panacea che avrebbe risolto tutti i problemi dell'inquinamento, e che è rimasto ancora lettera morta, visto che quei 12 milioni di euro nessuno li ha più visti.
E' indispensabile sbloccarli immediatamente, ad esempio per investirli nel ticket giornaliero per i mezzi pubblici a 1,5 euro, che consentirebbe di alleggerire le strade dall'inquinamento del traffico privato. Oppure per mettere rimedio al disastro della Roma Lido che quotidianamente costringe i pendolari a un calvario infinito. E anche l'investimento di 700 milioni per i privati e i 200 per il pubblico rivolti a interventi per l'efficienza energetica , che fine ha fatto? Si è perso nelle 149 pagine delle «Regole applicative del conto termico».
Saprai sicuramente che un Rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), ha evidenziato che l'Italia è il Paese dell'Unione europea che segna il record del numero di morti premature rispetto alla normale aspettativa di vita a causa dell’inquinamento dell'aria.
Nel solo 2012 i decessi riconducibili all’inquinamento sono stati circa 84.400, su un totale a livello europeo di 491 mila. E il primo impegno del Governo (al pari di quello del Sindaco) dovrebbe essere quello di salvaguardare la salute dei cittadini.
Visto che una delle maggiori fonti di inquinamento da polveri sottili è il riscaldamento, ti chiediamo di sbloccare subito i 900 milioni di fondi che avete stanziato per consentire la conversione ecologica degli impianti dei condomini, delle case private, delle strutture pubbliche.
Essere più rigidi con i Comuni che dovrebbero controllare le caldaie, è un altro punto che ti chiediamo di prendere in considerazione, visto che il Comune di Roma, ad esempio, non ha ancora rinnovato la convenzione del “Bollino Blu” con i manutentori della caldaie private e pubbliche.
In ultimo, da ciclisti a ciclista, ti chiediamo di riprendere in mano l'idea – che avevi lanciato nei mesi scorsi – di un Piano Nazionale della mobilità ciclistica. Perché qui a Roma la situazione è veramente triste per noi ciclisti urbani. A parte il grande progetto del GRAB (che però incide poco sulla mobilità urbana), forse saprai che per il Giubileo era stata prevista la realizzazione di 21 piste ciclabili "leggere” che non sono state mai progettate né tanto meno realizzate.
Oppure capita che si realizza il corridoio Laurentina-Tor Pagnotta con la corsia preferenziale per gli autobus, indicando nel progetto anche una pista ciclabile bi-direzionale mai realizzata. Disattendendo completamente l’art. 10 della 366/98 sulla mobilità ciclistica.
Insomma, caro Ministro del Rio, come Verdi abbiamo fiducia che nell'audizione in Commissione ambiente alla Camera di domani, si riesca a pensare al problema dell'inquinamento nelle città non solo quando le centraline “impazziscono” (come oggi a Roma, Milano e in tantissime altre città italiane) ma con impegni strutturali che affrontino il problema alla radice.