Roma Capitale ferma al palo
(AGR) ( AGR ) “Sul fantomatico secondo decreto su Roma Capitale penso che si sia fatta un pò di confusione e che debba essere fatta un pò di chiarezza, quantomeno sull'iter previsto dalla legge.” – lo dichiara in una nota il presidente della commissione affari costituzionali consigliere della regione Lazio, Pietro Sbardella UDC -Senza andare a cercare troppo lontano, basterà ricordare l'iter seguito per l'approvazione del primo decreto Roma Capitale, in cui lo schema di decreto proposto dai ministri competenti è passato al vaglio del comune di Roma, della provincia di Roma e della regione Lazio per l'acquisizione dei pareri prescritti dalla legge, per poi approdare in commissione bicamerale per l'approvazione definitiva.A me non risulta che ci sia ancora uno schema di decreto sul quale esprimere un parere, che per quello che riguarda la regione Lazio dovrebbe essere incardinato nella commissione affari costituzionali e poi votato dall'assemblea regionale.Altra cosa è il dialogo tra i ministri competenti e i rappresentanti delle istituzioni locali per l'elaborazione di uno schema di decreto che almeno negli aspetti più generali tenga conto delle specificità territoriali.
Ritengo che questo dialogo sia un bene e nulla tolga alle prerogative delle assemblee che saranno comunque chiamate ad esprimere un parere così come previsto dalla legge.
Nel merito mi auguro che nel decreto si trovi lo spazio per introdurre elementi propedeutici all'organizzazione dell'area vasta che verrà con la prevista prossima istituzione dell'area metropolitana di Roma Capita
Nel metodo auspico che alle assemblee chiamate ad esprimere il parere sia dato il tempo necessario alla valutazione di un testo che senza dubbio è destinato ad incidere profondamente nell'architettura istituzionale degli enti coinvolti e negli attuali assetti di governo del territorio.