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Regione Lazio, tagli al sociale

print03 febbraio 2013 22:36
(AGR) “L’allarme lanciato dall’Associazione di Volontariato Libellula e dal Circolo Mario Mieli sul mancato finanziamento da parte della Regione Lazio di due progetti per l’accoglienza e i servizi di assistenza e reinserimento per le persone vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo, ha bisogno di una risposta urgente”. Così Luisa Laurelli, candidata del Pd al Senato nel Lazio.>“Si tratta – continua Laurelli - di interventi che da anni garantiscono assistenza non solo alle donne ma anche alle persone transessuali e omosessuali costrette alla prostituzione. Persone che troppo spesso vengono dimenticate ma sono fra le vittime maggiori di sfruttatori e criminali. E’ importante capire che negare loro assistenza vuol dire anche rinunciare a combattere il racket dello sfruttamento e le organizzazioni criminali che lo gestiscono, ottenendo profitti illegali. Regione e Comune hanno cancellato servizi essenziali per certe categorie di cittadini con una metodologia che si può definire razzista. Ricordo che anche il progetto Roxanne, con cui il Comune di Roma governato allora dal centro sinistra aprì una serie di case di fuga per le prostitute schiavizzate, è stato chiuso. La Regione Lazio – conclude Laurelli - viene lasciata allo sbando dalla giunta Polverini che ha drasticamente ridotto i fondi per i servizi sociali mentre consentiva lo sperpero di denaro pubblico da parte dei vari Fiorito e Maruccio. Anche lei, come Formigoni, lascia una regione in cui regna l’illegalità e viene premiata con un seggio sicuro in Parlamento”.

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