Regione Lazio, la nuova mobilità

“La proposta normativa nasce dalla necessità di contrastare in maniera strutturale l’inquinamento atmosferico e la congestione delle strade che assedia la nostra regione, e allo stesso tempo di promuovere un settore economico e culturale in grande espansione come certificano i dati di VeloLove e GRAB secondo cui gli spostamenti in bici e il cicloturismo generano 6,2 miliardi di fatturato annuo” - prosegue la consigliera Avenali “Abbiamo votato, una legge davvero innovativa, che pone la Regione Lazio all’avanguardia nel panorama nazionale, perché per la prima stabilisce dei target di mobilità urbana andando a premiare quei comuni che introdurranno misure per diminuire il traffico motorizzato privato: una misura che avrà rilievo dal punto di vista ambientale, contribuendo a decongestionare le città dal traffico, ed avrà grandi benefici sulla nostra salute. Mentre per promuovere investire nel cicloturismo la legge prevede, tra le altre cose, la riconversione delle ferrovie dismesse o in disuso in percorsi ciclabili e ciclopedonali”.
I punti salienti della legge riguardano, anzitutto, il principio dell’intermodalità, che incoraggia forme di mobilità collettiva come car pooling, car sharing e bike sharing, l’utilizzo di bici+treno anche per gli spostamenti casa-scuola-lavoro, la promozione di zone 20 e 30, una quota di parcheggi dedicati per le biciclette e la previsione di spazi comuni per il deposito di bici attraverso stalli e rastrelliere.
Grande attenzione viene data al cicloturismo, allo sviluppo delle ciclovie ed alla nascita di ciclostazioni, e di ciclofficine gestite anche dalle associazioni. Questa legge attiverà una serie di politiche che contribuiranno a modificare il comportamento dei cittadini affermando una cultura della mobilità nuova, e mette insieme sostenibilità e coesione sociale, nuova economia, stile di vita salutare, contrasto all’inquinamento e promozione del territorio. È previsto il Piano regionale della mobilità ciclabile ed una serie di interventi che riguardano le infrastrutture, ma anche la promozione della sicurezza, gli eventi culturali, le attività di informazione e sensibilizzazione che gli enti locali, gli enti parco, le associazioni potranno realizzare con il coordinamento della Regione per garantire una rete ciclabile urbana ed extraurbana dedicata, sicura ed interconnessa.