Ostia, una città in ginocchio

Uno spettacolo agghiacciante che non ha allarmato praticamente nessuno. Nessuna opera preventiva, nessuna spazzatura straordinaria, nulla di nulla, nemmeno un minimo per tamponare e mitigare il rischio allagamenti. Di questa inerzia, il Comune di Roma e il Municipio dovrebbero risponderne direttamente, anche sotto il profilo del danno erariale in quanto non investire nelle manutenzioni ordinarie comporta spese ancora maggiori da destinare alla riparazione dei danni prodotti dagli allagamenti conseguenti, oneri che gravano su tutti i cittadini e non soltanto su chi il danno lo subisce.
Una metropoli come Roma non può collassare alla prima pioggia, un Municipio come il nostro non può collassare alla prima perturbazione. Non ci sono giustificazioni che tengano e non ci sono scorciatoie: la prima perturbazione autunnale ha trovato la città di Roma completamente impreparata, senza nemmeno quel minimo sindacale di interventi ordinari per mitigare il rischio di allagamento. L'inerzia dell'Amministrazione ha fortemente moltiplicato l'effetto della "importante" perturbazione che si è abbattuta sul nostro paese. Di tutto questo la Giunta Raggi e la Giunta di Pillo devono risponderne direttamente ai cittadini.
Troppo facile, troppo comodo, dopo le promesse elettorali, gli anatemi lanciati urbi et orbi, dopo i turboprogrammi che in sei mesi avrebbero cambiato il volto di Roma, non ce la si può cavare con il silenzio o dando la colpa a Romolo e Remo. No, è il momento di cominciare a rendere conto dei danni prodotti e di tutte le inerzie".