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Ostia, una città abbandonata

print17 ottobre 2014 15:04
Ostia, una città abbandonata
(AGR) Un municipio abbandonato a se stesso, utile solo secondo Marino a rienpiere le casse capitoline con il pagamento della tasi e delle tante imposte comunali, con i suoi residenziali insediamenti di Palocco, Infernetto e Acilia - questo il commento di Piero Cucunato Vice Coordinatore di Forza Italia a Roma. Stanno violentando e distruggento un territorio come Ostia, "il maredi Roma" che tutti i paesi europei ci invidiano. Ostia e il suo internald è diventata utile a questa amministrazione di sinistra ed al Sindaco Marino, solo come sede di nuovi centri di accoglienza per immigrati, extracomunitari e profughi, idonea per testare dannose politiche di mobilità e viabilità, oltre a cervellotiche pedonalizzazioni (come il lungomare) che tanto danno ha fatto durante l'estate. Hanno scelto questo territorio per nuovi insediamenti Rom, secondo Marino e Tassone e il luogo più idoneo per scaricare ed autorizzare centinaia di mercati e mercatini, con migliai di bancarelle tutto l'anno, che fanno proliferare i venditori ed il commercio abusivo. In pochi giorni abbiamo assistito a decine di proteste e occupazioni della casa comunale da parte dei cittadini, ormami esasperati per l'abbandono totale del territorio. La delinquenza comune è sulle cronache di tutti i giorni, con furti, rapine; quella organizzata ha in ostaggio gli interessi economici della città, l'ultimo attentato incendiario di ieri ne è la prova lampante. Infine l'incuria per la tutela del territorio nei quartieri dell'infernetto, Palocco e Acilia, sempre più esposti a rischi idrogeologici è ormai cronaca quotidiana; come la contrarietà della popolazione residente, di affidare il patrimonio comunale, come le scuole e gli spazi idone, ad extracomunitari ed immigrati per nuovi centri di integrazione sociale e ricoveri permanenti, senza tenere conto delle relative problematiche. I cittadini del Municipio X, dicono basta, a questo abbandono e disinteresse per il territorio Ostiense, che da sempre rivendica una sua identità storica ed una autonomia politica vista la distanza da Roma,non solo chilometrica, ma anche di disinteresse politico amministrativo. E' giunto il momento - conclude Cucunato - che questa Amministrazione centrale , come di quella del Municipio X , faccia un esame di coscienza ed invertà la tendenza per la risoluzione di bisogni ed esigenze che il territorio manifesta, altrimenti si dimetta per incapacità manifesta.

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