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Ostia, immaginiamo insieme.... il nuovo mare di Roma: una città giardino e spiagge accessibili

print23 luglio 2018 14:19
Ostia, immaginiamo insieme.... il nuovo mare di Roma: una città giardino e spiagge accessibili
Questa mattina, presso il ristorante Lago del Parco, ad Ostia, è stato presentato il documento “MAREDIROMA”, con il quale il Partito Democratico del X Municipio intende delineare una nuova visione del litorale romano attraverso una seria programmazione a lungo termine che comporti: il recupero della visuale a mare, spiagge accessibili e fruibili tutto l'anno, la realizzazione di una “città-giardino”, un’adeguata mobilità alternativa sostenibile e un sistema efficace per la fruizione dei beni storici e ambientali.

“Oggi nasce un percorso condiviso per 'costruire' il nuovo mare di Roma – ha dichiarato il segretario locale del PD Flavio De Santis – vogliamo farlo assieme ai cittadini, alle associazioni, ai professionisti del territorio e con il contributo di tutti coloro che hanno a cuore il rilancio sociale, culturale, turistico ed economico del litorale. Per questo, chiediamo all'amministrazione comunale un impegno sulla reale partecipazione al PUA, che deve essere discusso pubblicamente e non approvato nelle segrete stanze del Campidoglio. Noi da ottobre saremo in campo e all'ascolto... perché solo lavorando insieme possiamo rilanciare il #MAREDIROMA” – ha concluso De Santis.

Il piano del PD

“Innanzitutto – si legge sulla relazione distribuita stamane ad Ostia - chiediamoci e chiediamo nelle sedi più opportune se lo Stato Italiano, nelle sue articolazioni istituzionali e politiche, voglia e possa confermare con atti e stanziamenti adeguati, quello che dal 1870 è stato deciso, ovvero che il litorale di Roma fosse l’affaccio al mare della Capitale d’Italia. Intenzione esplicitatasi negli anni seguenti con la Bonifica di Ostia Antica, con il varo del Piano Regolatore del 1911, e con la realizzazione dello Stabilimento Roma che anche visivamente rappresenta la volontà di presenza di Roma nel Mare Mediterraneo.

La rimodulazione del Litorale Romano può essere ripensata in diversi modi,ma è essenziale fare il punto sulle ambizioni di Roma e quindi individuare in maniera coerente quali sono gli obiettivi da perseguire.

Non sarà indifferente, nella costruzione di un nuovo progetto partecipato che veda il PUA come strumento base per la pianificazione (che si deve integrare nell’ambito di una più ampia visione di rigenerazione urbana del Litorale di Roma) sapere se, lo ripetiamo, lo Stato, nelle sue varie articolazioni, vuole puntare ancora a realizzare l’affaccio al mare Mediterraneo della Capitale d’Italia e ciò attraverso investimenti specifici a suo esclusivo carico, o invece, con il concorso di organizzazioni internazionali che aiutino

Ostia, immaginiamo insieme.... il nuovo mare di Roma: una città giardino e spiagge accessibili

a realizzare concretamente una siffatta politica.

A questo proposito siamo convinti che si debba mantenere il passaggio formale e sostanziale della cosiddetta Valutazione Ambientale Strategica quale processo finalizzato ad integrare considerazioni di natura ambientale nei piani e nei programmi di sviluppo e per migliorare la qualità decisionale complessiva. L’obiettivo principale della VAS è ponderare al meglio gli effetti ambientali dei piani o dei programmi, prima della loro approvazione (ex ante), durante ed al termine del loro periodo di validità (in-itinere, ex post). Altri obiettivi della VAS, così come stabilito dalla delibera 57/2006 del Comune di Roma, per noi importantissimi, riguardano sia il miglioramento delle informazioni fornite alle persone, sia la promozione della partecipazione pubblica nei processi di pianificazione-programmazione. Naturalmente si vuole anche ribadire la forte volontà di discontinuità rispetto al modello di sviluppo e di gestione del litorale che ha condotto alla presente situazione caratterizzata dalle forti criticità più sopra descritte.

Vogliamo ricondurre le azioni di lobby in una sana cornice di rispetto dell’interesse generale, scevra da ogni esasperata ricerca dell’interesse privato.Fermo restando, come ovvio, che la nostra azione non può che consistere nella puntuale denuncia di eventuali abusi mentre l’accertamento e la condanna dei comportamenti illegali fa capo ai competenti poteri statali.

Chiediamo, a questo punto, di condividere gli elementi che sono in linea con le nostre visioni urbanistiche. In particolare vogliamo rilanciare il concetto di recupero della "Città Giardino" della parte centrale di Roma. Il PUA del 2000 già prevedeva diversi ambiti, ma soprattutto stabiliva che nella fascia centrale ci fosse una osmosi tra il litorale e la Città attraverso l’abbattimento delle strutture esistenti nel tratto che corre dal cosiddetto curvone fino alla Vittorio Emanuele e ciò per consentire un nuovo modello di godimento del litorale così che questo potesse essere aperto alla città per tutto l’anno, pensando all’esempio di molte spiagge libere attrezzate.

Altra necessità che chiediamo di condividere è quella di rispondere alla domanda dell'utenza del litorale, che è molto variegata, garantendo soluzioni ottimali a seconda dei vari ambiti individuati dal PUA in modo che si possa procedere in modo ordinato e non traumatico ad un rilancio del territorio sotto il profilo culturale, ambientale, sociale, prima ancora che economico.

Su questo punto, e su altre idee, è intenzione del PartitoDemocratico del Municipio X, in accordo con il PD Romano e con la Regione Lazio, di aprire un ampio e aggiornato dibattito promuovendo il confronto tra tutte le componenti della società, chiamando prima a raccolta professionisti, architetti, che possano fornire i loro contributi di idee e checonducano all’organizzazione di un grande evento da realizzarsi il prossimo autunno.

Tale evento, che potremmo denominare “Sea Workshop”, potrebbe costituire la base di partenza per la definizione di linee guida largamente partecipate, utili alla costituzione del nuovo PUA, tramite lo strumento fondamentale della VAS, che nella sua stesura definitiva dovrebbe avere come scopo principale quello di rilanciare l’economia e la qualità della vita del Litorale in un sano rapporto tra la cittadinanza, le forze politiche ed associative di ispirazione democratica”.

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