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Ostia, Giuliana Di Pillo (M5S) contro.... tutti

print20 ottobre 2017 16:33
Ostia, Giuliana Di Pillo (M5S) contro.... tutti
(AGR) Ostia, sale la tensione attorno all’appuntamento del prossimo 5 novembre. Il dibattito politico assume il tono dello scontro ed arrivano le prime querele. In un dibattito televisivo (girato ieri e che sarà trasmesso stasera da Canale 10) Giuliana Di Pillo ha avuto uno scontro verbale con Athos De Luca (PD), riferendo di un documento (pare la relazione di accesso de-secretata dalla commissione antimafia) nel quale figurava il nome di De Luca sull’inchiesta di Mafia Capitale al Campidoglio. Questo è bastato a scatenare Athos De Luca, che, tra l'altro, non risulta essere stato indagato nelle more dell'inchiesta, il quale ha minacciato una querela chiedendo precisi dettagli sul documento che veniva letto dal candidato alla presidenza del X Municipio dei grillini, poi, stamane, la decisione di querelare.

“Ho dato mandato allo studio Di Noto del foro di Roma – spiega in una nota oggi lo stesso De Luca - di sporgere denuncia per diffamazione ‎aggravata nei confronti della candidata dei 5 Stelle a Presidente del X Municipio Di Pillo in quanto nel corso di una trasmissione televisiva presso Canale 10 di Ostia ha diffamato con dolo e per interessi elettorali la mia immagine insinuando dei rapporti con il signor Buzzi sulla scorta di citazioni prive di qualsiasi fondamento. Il tutto per discreditare‎ scientemente in piena campagna elettorale la mia immagine politica nei confronti della opinione pubblica creando un gravissimo danno morale e politico alla mia persona di cui dovrà rispondere penalmente”. A De Luca ha risposto il capogruppo del M5S in Campidoglio Paolo Ferrara: “Alla denuncia annunciata del signor De Luca risponderemo nel modo a noi più congeniale, ossia con i fatti. Renderemo pubblici gli atti citati da Giuliana Di Pillo e il loro contenuto, di modo che tutta Roma e non solo… sappia di cosa si sta parlando.”.

Oggi, la Di Pillo, per niente intimorita, sposta il tiro e “punta” Monica Picca, leader del centrodestra e sua probabile avversaria in caso di ballottaggio. Lo spunto sarebbero delle dichiarazioni rilasciate da Monica Picca all’agenzia Dire. “Stando alle sue affermazioni – afferma la Di Pillo - Monica Picca afferma che, pur di nascondere le proprie responsabilità politiche, da consigliere di maggioranza della giunta Vizzani aveva solo il potere di proporre e rinnega la sua stessa coalizione che avrebbe preso decisioni contrarie alle sue idee. E meno male che erano a capo dell'amministrazione. Hanno fatto danni ingenti su questo territorio ed hanno il coraggio di ripresentarsi, chiedendo voti ai cittadini dopo i disastri compiuti”.

“La candidatura di Monica Picca – denuncia la Di Pillo - è un bluff perché rappresenta la gestione della vecchia politica che ha distrutto il territorio del X Municipio e generato sprechi del denaro dei contribuenti. Ricordiamo, infatti, che la Giunta Vizzani, in cui la Picca era consigliera, ha lasciato alla collettività, 700 mila euro di debiti fuori bilancio ed ha speso 14 milioni e mezzo di euro per somme urgenze. In più l'allora consigliera di Fratelli d'Italia, si è girata dall’altra parte quando è stata acquistata una draga da un milione di euro che ora giace abbandonata. Stiamo assistendo al teatrino dell'assurdo - continua la Di Pillo - il X Municipio è stato martoriato per anni dalle giunte di destra e di sinistra che si sono succedute e la Picca vorrebbe far passare l'idea che i responsabili siano stati i consiglieri di opposizione del Movimento 5 Stelle, che sono stati in Municipio tre anni? Tutto ciò e’ ridicolo”. Perentoria la replica di Monica Picca: “Se c’è qualcuno che si è girato dall’altra parte quando circolava il malaffare nel Municipio X, che ha portato poi agli arresti del Presidente del Pd, è stata proprio la grillina Di Pillo. Adesso che siamo in campagna elettorale – pur di racimolare qualche voto visto il grande calo di consensi su Ostia - viene a farci la morale….. ma in Consiglio dov’era? Dormiva o faceva orecchie da mercante? Siamo garantisti e fiduciosi nel lavoro della magistratura, la Di Pillo e i 5 Stelle invece sono abituati a fare i garantisti a intermittenza: quando si tratta degli altri c’è la gogna mentre per loro basta un aggiustamento al codice etico grillino e passa la paura”.

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