Malasanità a Carpi
(AGR) A due settimane dalla morte di Mario Andreoli, il 79enne deceduto in circostanze ancora da chiarire presso l’ospedale Ramazzini di Carpi, in provincia di Modena, non si placano le polemiche su quello che sembrerebbe essere a tutti gli effetti un caso di malasanità. Negligenza, incapacità, terapie inadeguate avrebbero infatti provocato il decesso per carenza di proteine e di albumina dell’anziano, sofferente per un’insufficienza renale. Si tratterebbe dell’ennesima morte verificatasi nel nosocomio che attualmente sta vivendo un lento quanto inesorabile declino.Scarsa professionalità e poche risorse finanziarie ed umane hanno prodotto un evidente depotenziamento della struttura che fino a pochi anni fa rappresentava il fiore all’occhiello della sanità locale soprattutto per i reparti di rianimazione e urologia.Per protestare contro la politicizzazione ed il degrado della sanità modenese, denunciando le gravi responsabilità penali di chi vi opera, è stato organizzato un sit-in di protesta che si svolgerà sabato 10settembre davanti all’ospedale di Carpi.
“E’ un caso di malasanità conclamato”,ha denunciato il presidente Zaccai, intervenuto sulla vicenda dopo aver raccolto l’appello di Tania Andreoli, nipote dell’anziano, nonché consigliera del Popolo della libertà di Novi di Modena.
Sul decesso del signor Andreoli, morto nella notte tra il 15 ed il 16 agosto poco dopo essere giunto al pronto soccorso del Ramazzini, il presidente Zaccai e la consigliera PdL hanno voluto denunciare la drammaticasituazione in atto all’interno del nosocomio, attirandosi così gli attacchi della Cgil, di Anaao-Assomed e del Pd modenesi.
Secondo il presidente Zaccai e la consigliera Andreoli, la vigilanza in atto sulla qualità del Sistema sanitario provinciale non sarebbe sufficiente e dovrebbero spendersi energie preziosenon in inutili Protocolli pre-confezionati dalla Regione Emilia Romagna, a livello verticistico, bensì nella riqualificazione del personale sanitario, premiando il merito, e nell’umanizzazione del servizio prestato.