La Costituzione, strumento di contrasto alla corruzione

“Roma e Milano hanno bisogno di continuità amministrativa - ha ripreso Giustozzi – per tale ragione mi auguro vivamente che tali vicende interferiscano il meno possibile con il normale svolgimento delle attività consiliari. Lasciamo intanto che la magistratura faccia il suo corso – ha proseguito - ma, nel frattempo, auspichiamo una profonda riflessione della classe dirigente sul clima culturale presente nelle nostre istituzioni”.
Il richiamo del Segretario va poi a ritroso nel tempo: “Ai tempi della Prima Repubblica, quando Craxi pronunciò il suo ultimo discorso in Parlamento, nessuno dei presenti in Aula proferì parola, né ebbe il coraggio di alzarsi in piedi e riconoscere quello che era l’effettivo funzionamento del sistema politico. Il rischio è che si continui a perpetuare il medesimo atteggiamento e le cronache giudiziarie sono colme di esempi in tal senso. Il malcostume dilaga ed è trasversale agli schieramenti. Oggi più che mai - ha infine concluso - risuona attuale il messaggio di Giuseppe Dossetti che, negli ultimi anni di vita, si prodigò in un’opera testimoniale verso quello che fu lo spirito costituente di cui egli stesso era stato parte attiva e che, oggi, è necessario rendere nuovamente attuale, attraverso la promozione di una cultura del rispetto del dettato costituzionale. In esso è racchiuso lo strumento di contrasto più efficace nei confronti del virus della corruzione”.