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Il Piano Casa

print27 febbraio 2010 11:42
(AGR) “In Consiglio Comunale sono stati presentati degli emendamenti alla Delibera in discussione sul Piano Casa, finalizzati all’inserimento, come prerequisito indispensabile, della valutazione di impatto sociale. Tale criterio, già previsto dal Presidente Nicola Zingaretti, nel Piano Particolareggiato della Provincia di Roma, nasce dalla convinzione che la valutazione di impatto sociale sia indispensabile per la corretta individuazione delle categorie di persone a cui destinare gli insediamenti abitativi previsti nel Piano”. E’ quanto ha dichiarato il consigliere del Pd Giulio Pelonzi.
“L’ampliamento della città, in termini di cubature destinate all’housing sociale deve a mio avviso rispondere non solo a criteri di qualità architettonica e sostenibilità ecologica e ambientale, ma anche ad un’attenta e corretta valutazione di impatto sociale, criterio – conclude il consigliere del Pd Pelonzi - indispensabile per l’individuazione dei destinatari da inserire nei nuovi contesti abitativi e in tutte quelle realtà già consolidate per le quali, dopo interventi di recupero e valorizzazione, si prevede il cambio di destinazione d’uso”.
Sulla questione è intervenuto anche Alessandro Onorato (Udc): “Giusto investire risorse per l’housing sociale e l’edilizia residenziale pubblica. Particolarmente positiva la novità degli affitti a canone concordato e la possibilità di riscattare l’alloggio dopo un congruo periodo: strumenti che favoriranno le giovani coppie e le nuove famiglie. Ho però delle riserve su molti passaggi della delibera, punti su cui ho presentato specifici emendamenti e ordini del giorno”.
“Non si capisce, ad esempio, il senso di voler costruire nuovi ghetti, esiliando nell’Agro Romano coloro che risiederanno nei 6.000 alloggi destinati all’ERP. Lontano dai centri abitativi consolidati, in zone che rischiano di essere sottoposte a vincoli paesaggistici (se non lo sono già state), senza i dovuti collegamenti viari e i servizi primari e secondari, i nuovi complessi edilizi rischieranno di andare a creare quartieri simili alle banlieue parigine”.
Conclude infine Onorato: “La delibera quadro ha poi molti altri punti da chiarire. E’ accettabile densificare alcuni piani di zona ma non c’è traccia dei nuovi servizi pubblici che dovrebbero esservi installati. Sono inoltre sovrastimati gli alloggi che scaturiranno dal PRIA (Piano Recupero Immobili Agricoli): considerate le 80 proposte pervenute e i 2000 alloggi previsti, si prevedono 25 alloggi a lotto assegnato, un numero pari a due palazzine. C’è infine il problema dei 9.000 alloggi Ex 167 previsti nel periodo 1997-2009 e non ancora costruiti. Invito il Sindaco Alemanno ad evitare toni trionfalistici perché ciò di cui discutiamo oggi in Aula Giulio Cesare è solo un primo importante passo avanti”.

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