Ciocchetti: unire i moderati

permanente tra centrodestra e centrosinistra. Per questo domani, in occasione del congresso romano dell'Udc, lanceremo l'idea di una grande pacificazione delle parti in questa citta': bisogna trovare temi che possano unire e dare sviluppo a questa citta'.
Serve una grande coalizione, la piu' ampia possibile, individuando il nome di un sindaco che possa unire e non dividere". Lo annuncia il vicepresidente della Regione Lazio ed esponente dell'Udc, Luciano Ciocchetti, intervendo a Rete oro.
"Zingaretti- aggiunge Ciocchetti- vuole costruire e andare avanti con il sistema bipolare, in cui vorrebbe acquisire il cosiddetto Terzo polo. Io ho fatto una proposta diversa, la stessa che facciamo anche a livello nazionale. Siamo in una fase di>
emergenza, occorre scomporre i poli e mettere insieme le persone per bene. Sarebbe un peccato che le prossime elezioni si semplificassero come uno scontro tra Alemanno contro Zingaretti. Il sondaggio realizzato dall'agenzia di stampa Dire certifica che ci sono due debolezze: quella di Alemanno e della sua coalizione e quella di Zingaretti e di una sua eventuale coalizione, con nessuno dei due che raggiunge il 40%. C'e' spazio enorme, al di la' del 15% dell'antipolitica di Grillo, bisogna vedere chi ci>
sta". Secondo il vicepresidente della Regione Lazio, quindi, "molto dipendera' da quello che accadra' anche a livello nazionale. Noi vogliamo rompere…il bipolarismo.
Oggi, è in programmail congresso di Roma dell'Udc, poi a settembre ci saranno i congressi regionali e a ottobre quello nazionale da cui dovrebbe partire l'inizio di un>
processo di costruzione per nuovo soggetto che unisca moderati, riformisti e societa' civile e che sappia dare, sulle macerie della seconda Repubblica, una risposta che dia centralita' alla politica". "Il congresso del partito- prosegue Ciocchetti - serve a dare legittimazione alla classe dirigente del partito in citta' e a riorganizzare profondamente il partito sui territori perche' dal 1994 a oggi la politica e i partiti si sono allontanati dai bisogni della gente inseguendo il mito della tv".