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Anagrafe pubblica del patrimonio immobiliare di Roma

print24 settembre 2012 13:07
(AGR) Lo scorso 20 settembre è stata approvata all’unanimità la proposta di delibera presentata da Alessandro Onorato per la creazione dell’Anagrafe pubblica del patrimonio immobiliare di Roma Capitale. Sulla questione lo stesso Onorato esprime soddisfazione: “Ringrazio tutti i gruppi per il sostegno alla proposta: oggi Roma Capitale ha evidenziato un momento di buona politica che diventa una riposta concreta anche agli scandali che stanno avvenendo. Il Comune, com’è noto,si appresta a vendere beni immobili per oltre 200 milioni di euro e la creazione dell’Anagrafe pubblica era una misura fondamentale di trasparenza non più rinviabile. Con la pubblicazione on line dell’elenco di questi beni finisce l’era degli scandali come ‘Affittopoli’ o ‘Svendopoli’: ora finalmente chiunque potrà conoscere l’immenso patrimonio immobiliare del Comune di Roma con un semplice clic, e soprattutto sapere come sono stati e come vengono gestiti dall’amministrazione comunale. Ci sarà anche l’elenco dei beni sequestrati alla criminalità organizzata e affidati al Comune: un patrimonio di grande valore non solo materiale ma anche simbolico, su cui la massima trasparenza è un dovere morale. Potendo visionare finalmente l’elenco dei beni che l’amministrazione intende vendere, solo oggi ho scoperto quello che sospettavamo da tempo: ci sono centinaia di appartamenti e negozi affittati a pochi euro, come una piccola abitazione a Piazza Navona affittata a 79 euro al mese. Oppure un locale, a viale Mazzini, con un canone di locazione di 76 euro mensili, e un bar su piazza Santa Maria in Trastevere che ne paga 52, solo per fare alcuni esempi. Grazie all’anagrafe questo non si verificherà più, perché i cittadini sapranno quello che nemmeno i consiglieri hanno potuto verificare in questi anni: cioè come questi immobili vengono gestiti, a che prezzi vengono affittati e le eventuali morosità".

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