Lavinio, colpi d'arma da fuoco e fa esplodere un ordigno artigianale nel giardino di una coppia, arrestato 38enne
Le manette sono scattate ai polsi di un uomo di 38 anni per tentato omicidio, atti persecutori e fabbricazione di congegni esplosivi improvvisati. L'esplosione di un ordigno ed alcuni colpi di pistola contro l'auto e la casa delle vittime l'escaletion di violenze documentate dai Carabinieri

Carabinieri Anzio arrestato 38enne
(AGR) I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Anzio hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri nei confronti di un uomo di 38 anni, residente ad Anzio, gravemente indiziato dei reati di tentato omicidio, atti persecutori e fabbricazione e detenzione di congegni esplosivi improvvisati.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri, ha consentito di individuare l’uomo come presunto autore di una serie di episodi intimidatori commessi ai danni di una coppia di coniugi, di 73 e 64 anni, residenti nella stessa località.
Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di raccogliere numerosi elementi di prova attraverso l’analisi dei filmati di videosorveglianza, indagini tecniche e servizi di osservazione e pedinamento, nonché una perquisizione domiciliare durante la quale sono stati sequestrati materiali di rilevanza investigativa. Le successive analisi balistiche e scientifiche dei residui esplosivi hanno confermato la natura artigianale dei dispositivi, classificati come manufatti esplosivi di produzione illecita e non omologata.L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Velletri, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento (indagini preliminari), l’indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
















