Lo stress da lavoro

14 ottobre 2011 10:14
(AGR) o stress da lavoro. Un problema, quasi irrisolvibile. Una vera e propria patologia dalla quale difficilmente si riesce ad uscire. Sono nove milioni, infatti, gli italiani si ammalati di stress da lavoro e ben 7 su 10 sono donne. Ad indicare il quadro della salute psichica dei lavoratori italiani lo psichiatra Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di neuroscienze dell’Azienda ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano. L’età più a rischio? “E’ quella in cui si interfaccia la fase della maternità e quella dell’attività professionale più intensa. Dunque dai 30 ai 40 anni”, spiega l’esperto. “Le donne faticano a star dietro a tutti gli impegni della loro vita. Da un lato il lavoro che impegna gran parte della giornata e richiede sforzi fisici e mentali crescenti; dall’altro il partner, i figli da seguire nella crescita, la casa da gestire. Lo stress colpisce in assoluto di più le dirigenti e successivamente le impiegate e le operaie”. Lo stress da lavoro si manifesta con “…ansia, insonnia, malesseri come mal di schiena e problemi intestinali. Poco per volta si perde la capacità di saper rispondere alle richieste che arrivano dall’ambiente circostante”. Nove donne ‘malate’ di stress su 10 soffrono di disagi psichici e disturbi dell’umore: su tutti l’ansia (45%), seguita da sindrome pre-mestruale (43%), irritabilità ed eccessiva tendenza al pianto (41%) e insonnia (39%). In agguato anche la depressione (20%). Anche se per legge le aziende sono obbligate a misurare lo stress a cui sono sottoposti i dipendenti, oggi questo aspetto è trascurato. “Solo il 20% delle aziende ha preso iniziative in risposta a questo decreto legislativo presente già dal 2010. C’è ancora moltissimo da fare – avverteil dr. Mencacci – anche perché non si può sottovalutare il fatto che i disturbi psichici siano in aumento”. Dati europei segnalano che i cittadini con problemi di salute mentale sono raddoppiati negli ultimi cinque anni, passando da 82 milioni nel 2005 a 164 milioni nel 2010. Se anni fa questi problemi colpivano il 27% degli europei, oggi riguardano il 38,2%.Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti