Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Cresce il numero delle aziende guidate da donne nel terziario

print14 giugno 2011 08:20
(AGR) Sono 73.861 le imprenditrici straniere che hanno un’attività sul nostro territorio. Secondo il rapporto Confcommercio-Censis il 70% opera nel terziario. Il primato spetta alle cinesi. A rivelarlo è l'analisi sulle imprenditrici straniere in Italia contenuta nell' “Osservatorio sull'evoluzione dell'imprenditoria femminile nel terziario” nel 2011, realizzato dal Gruppo Terziario Donna Confcommercio e dal Censis.Il 70% sono nel terziario e la parte del leone la fanno le cinesi, con il 15,8% delle imprenditrici che si occupano di ristorazione e commercio. Seguono, distanziate, Romania (7,6%), Svizzera (7,3%), Marocco (6,7%) e Germania (6,3%).Le straniere sono più giovani delle italiane: circa l'80% ha meno di 50 anni, contro il 60% delle imprenditrici del nostro paese. Il 67% ha tra i 30 e i 49 anni, il 13,1% meno di 29 anni. L'area geografica con maggiore concentrazione di imprese femminili guidate da straniere è il Centro (9,3%). Teramo e Trieste sono invece le due province con il rapporto più alto di straniere sul totale delle imprenditrici del terziario (rispettivamente, 13,8% e 13,7%). Milano risulta al quarto posto con il 13% di donne imprenditrici straniere e Roma al settimo con l'11,8%. A Roma è stato registrato un autentico boom di straniere che si occupanodi noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, alloggio e ristorazione (9,8%), servizi di informazione e comunicazione (9,7%) e, infine, di attività commerciali (9%). “La donna immigrata – ha detto Patrizia Di Dio, neo presidente di Terziario Donna Confcommercio – rappresenta un lento e silenzioso sviluppo all'interno della società e la sua integrazione sta favorendo il processo di edificazione e consolidamento di una società realmente multietnica ed interculturale. Il mercato resta uno pochi settori in cui a differenza di altri, si possono affermare le pari opportunità. Infatti, il mercato è meritocratico, premia le capacità imprenditoriali, il know how, indipendentemente dal sesso, dall'etnia, dalla religione”>

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE