400 lavoratori a rischio licenziamento a Tivoli
(AGR) Nel corso della riunione svoltasi nella sede della Regione Lazio, la seconda dopo quella del 13 gennaio scorso, che ha visto allo stesso tavolo i gruppi di lavoro che dovranno risolvere la situazione attuale del bacino estrattivo di Tivoli e Guidonia, alla presenza dell'Assessore Fichera.Non sono emersi i risultati sperati, anzi, si è evidenziata una situazione preoccupante e persistente che riguarda più di 400 lavoratori a rischio di perdere il lavoro. Nella riunione precedente, infatti, era stato stilato un verbale concordato tra tutti i partecipanti che fissava sei punti che proprio nella riunione di oggi avrebbero dovuto essere ratificati. La ratifica si rendeva necessaria visto che nella precedente riunione mancavano il Sindaco di Tivoli, che aveva mandato un assessore comunque privo di delega a decidere, ed i rappresentanti delle Terme, che invece dell'amministratore delegato avevano mandato il Direttore, anche lui senza delegazione.
Nella riunione le OOSS hanno dovuto, però, prendere purtroppo atto che il Sindaco Baisi di Tivoli e l'Amministratore Delegato delle Terme non condividono i sei punti discussi in precedenza, quindi si sono rifiutati di ratificarli, rendendo di fatto inutili i due incontri. La gravità della situazione è sottolineata anche dal fatto che ormai da anni questa vicenda non trova soluzione e se si continuerà in questo modo, l'impatto sociale che la perdita del lavoro di più di 400 lavoratori avrà sui tessuti urbani di Tivoli, Guidonia e territorio limitrofo sarà disastroso. Eppure tutto ciò non sembra rappresentare una priorità per il Comune di Tivoli, per le Terme di sua proprietà e nemmeno per il Comune di Guidonia.
Gli unici che sembrano rendersi conto del disastro imminente sono i lavoratori e gli imprenditori. ">A questo punto abbiamo capito benissimo che questi rappresentanti istituzionali usano la loro presenza o assenza ad i tavoli di concertazione per influenzare in maniera determinante le decisioni prese, anche a dispetto di chi ai tavoli invece si presenta puntualmente e discute per trovare soluzioni concrete".
Il Segretario della Fillea Roma e Lazio, Walter Cherubini e il Segretario della FeNEAL UIL di Roma e Provincia, Fabrizio Franceschilli, che seguono direttamente le trattative, si dichiarano fortemente indignati e preoccupati da questi comportamenti che mettono a repentaglio le condizioni sociali ed economiche di centinaia di lavoratori, delle rispettive famiglie e di conseguenza del territorio in cui vivono.
"Richiamiamo alla loro responsabilità tutti i partecipanti alla trattativa - affermano Cherubini e Franceschilli - ed in particolare l'Assessore Regionale Fichera, affinché si arrivi al più presto ad una soluzione equilibrata del problema con l'accordo di tutte le parti interessate. Se la situazione non avrà al più presto una soluzione, si rischiano i posti di 400 persone e un vero e proprio disastro economico sul territorio. Questa non può non essere per tutti una priorità.">