Teatro, un sistema culturale abbandonato
(AGR) L’Agis Lazio a nome delle oltre 200 imprese operanti nel settore Teatro, Prosa, Musica e Danza – che sviluppano a livello economico occupazionale circa 25mila lavoratori, con 27mila spettacoli, oltre 5,6milioni di spettatori e un volume d’affari che supera i 110 milioni di euro – intende esprimere alcune perplessità rispetto a quanto deliberato nella seduta del 16 luglio dalla Commissione Cultura della Regione Lazio in cui sono stati stanziati 2 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2013 a sostegno e tutela della valorizzazione dei beni ed attività culturali destinati a biblioteche, musei e gestiti esclusivamente dagli Enti locali, dimenticando, ancora una volta, l’esistenza di un Sistema Culturale del Lazio molto più articolato e con grandissime potenzialità. L’idea che in un momento così delicato e drammatico per il sistema produttivo, ed in particolare per gli operatori professionali che operano nel settore culturale, si decida di assegnare 2 milioni di euro esclusivamente a sostegno del sistema bibliotecario e museale pubblico ci lascia fortemente perplessi, ancor più se consideriamo che è dal 31 maggio u.s. che abbiamo chiesto un incontro all’Assessore Ravera a cui non c’è stata ancora data alcuna risposta.Ancora una volta prevale la logica del controllo e dell’egemonia pubblica sull’offerta e la gestione delle attività culturali, che nei fatti ha dimostrato di essere non solo meno efficiente ed impermeabile alle pressioni clientelari, ma soprattutto meno incline alla qualità dei contenuti selezionati in proporzione alle risorse stanziate.Ci auguriamo che la Regione e gli Enti Locali, almeno per quanto riguarda le attività di spettacolo dal vivo, mettano in atto strumenti e procedure di evidenza pubblica che garantiscano la trasparenza e il merito, oltre alla professionalitàdelle proposte artistiche selezionate e da realizzare all’interno di questi spazi.In ultimo, pur non volendo sminuire un intervento a supporto del sistema bibliotecario, museale e archivistico territoriale, non possiamo che ribadire l’urgenza e la gravità della situazione in cui versa il comparto teatrale, totalmente abbandonato in questi anni e che vanta crediti nei confronti della Regione per oltre 3 milioni di euro.Rimaniamo ancora convinti che, come più volte ribadito dal Presidente Zingaretti, il ruolo strategico della CULTURA per il rilancio sociale, produttivo ed occupazionale nella nostra Regione, debba passare anche attraverso la valorizzazione e il sostegno di coloro che investono e rischiano stabilmente in questo settore e che operano professionalmente nel comparto dell’industria creativa del Lazio, e rappresentano una vera e propria eccellenza con circa il 40% delle imprese rispetto a quelle presenti sul territorio nazionale.Il Presidente>
Massimo Monaci>