La riforma sui servizi pubblici locali
(AGR) Commenti positivi sullariforma dei servizi pubblici locali prevista dal decreto legge n.135 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 settembre, ma Confartigianato ritiene opportuno, comunque, completarla favorendo una maggiore integrazione tra le aziende pubbliche e le imprese private e riconoscendo un ruolo più cogente ai cittadini-utenti. Perplessità, poi, sono state espresse sui tempi previsti del regime transitorio indicati dal decreto attuativo che rinviano ulteriormente l’entrata in vigore delle nuove norme.Sono state, queste le indicazioni espresse dai rappresentanti di Confartigianato nel corso di un’Audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. Secondo Confartigianato, in particolare: “La riforma deve essere l’occasione per passare dagli annunci ai fatti e realizzare quella liberalizzazione dei servizi pubblici locali troppo a lungo rinviata e che potrà consentire di qualificare e innovare l’offerta, offrire alle imprese un’occasione di sviluppo, generare maggiore efficienza e risparmi per i consumatori”.
“Finora – secondo i rappresentanti di Confartigianato - abbiamo assistito soltanto ad una sorta di ‘prove tecniche di liberalizzazione’ con il risultato che, tra luglio 2004 e luglio 2009, le tariffe dei servizi pubblici locali non energetici sono aumentate del 28%, quasi il triplo del tasso di inflazione cresciuto del 10,4%. In particolare, le tariffe dell’erogazione di acqua sono aumentate del 33,4%, quelle per la raccolta rifiuti sono cresciute del 29,6%, quelle dei trasporti pubblici su strada del 15% e le tariffe per i servizi di fognatura sono aumentate del 26,1%. Rincari ben superiori a quelli registrati nei Paesi dell’area euro, dove le tariffe dei servizi pubblici locali non energetici, tra luglio 2004 e luglio 2009, hanno fatto registrare una crescita del 16,6%”.