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La ''polemica'' dei saldi

print16 novembre 2009 15:25
La ''polemica'' dei saldi
(AGR) “E ora di dare uno stop alla girandola di dichiarazioni sui saldi – afferma Fabrizio Panecaldo (PD). - Il governo dia la possibilità concreta alle associazioni di categoria del commercio e agli enti locali di decidere come e quando dare il via libera alla stagione dei saldi. Non ha senso continuare a discutere su un problema reale che riguarda la situazione economica di tante piccole aziende senza dare risposte concrete. Chi meglio di operatori commerciali, famiglie e comuni possono cogliere le sofferenzee l’opportunità per rivitalizzare i consumi in un momento di crisi dalle ricadute ancora non del tutto quantificabili e vede decine di migliaia di piccole aziende sull’orlo del fallimento”.
“In merito alla questione dei saldi invernali - dichiara il presidente di Federabbigliamento, Roberto Polidori - desidero ricordare che la Federabbigliamento, di concerto con la Confesercenti, ha avuto modo di incontrare due volte l’assessore Fichera. Nel primo le associazioni di categoria, come gia fatto più volte in passato, hanno chiesto all’assessore al commercio di poter rimandare l’inizio della vendite di fine stagione al 16 gennaio o perlomeno al secondo sabato di gennaio. Preso atto, così come affermato dall’assessore Fichera, dell’assoluta impossibilità di intervenire attraverso una modifica legislativa della norma neanche con provvedimenti d’urgenza, si è convenuto di convocare un secondo incontro, anche alla presenza dei rappresentanti del comune di Roma, per chiedere perlomeno il rispetto della legge per quello che riguarda le trasgressioni, purtroppo frequenti, nelle ultime edizioni dei saldi. Precisamente: assoluto divieto di effettuazione di vendite promozionali nei 30 giorni antecedente la data inizio saldi; sanzioni applicabili anche alle comunicazioni verso la clientele effettuate attraverso sms, lettere o depliant; applicazione della sanzione pecuniaria e chiusura in caso di recidiva. Si è chiesta, infine, assicurazione che il prossimo consiglio regionale provveda al cambiamento della legge n.33, in particolare nella parte relativa proprio alle norme che regolano le vendite di fine stagione”.

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