La Cassazione riconosce le ragioni dei commercianti

22 dicembre 2009 18:39

Cesare Pambianchi - Presidente della Confcommercio di Roma
(AGR) “Il pronunciamento della Cassazione sugli studi di settore è una bella vittoria per la nostra categoria e per gli imprenditori tutti. Già da tempo come Confcommercio Roma e Lazio chiedemmo e chiediamo, adesso ancora di più a gran voce, un congelamento degli studi di settore, almeno per un biennio, perché parlare adesso di un simile strumento di accertamento fiscale è pura alchimia. Si corre il rischio di creare un contrasto fra gli imprenditori e lo Stato per problematiche riferibili ancora una volta al sistema tributario, il che non è affatto positivo”. E’ quanto dichiara il presidente della Confcommercio di Roma, Cesare Pambianchi.“Non è ipotizzabile infatti – continua Pambianchi - parlare di questi tempi di range di normalità.A prescindere dalla crisi il mercato è soggetto ad oscillazioni violente, causate dallo scontro concorrenziale tra i diversi attori economici. Dobbiamo ancora capire se gli studi di settore vengono utilizzati come arma di pressione per giungere all’applicazione di una sorta di minimum tax o se si vuole perseguire un concetto di forfetizzazione del carico tributario: entrambe le situazioni sono criticabili e del tutto inadeguate alla situazione in cui versa attualmente la gran parte delle imprese”. “Si torni quindi – conclude Pambianchi - ad una normale imposizione sugli effettivi redditi conseguiti, rinviando ad altri momenti, che si spera siano più sereni, le sperimentazioni e gli inasprimenti fiscali”.Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti