DPEF APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Palazzo Chigi
il Consiglio dei Ministri si e' riunito ieri, alle ore 21.40 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi. Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.
Il Consiglio appositamente convocato, ha approvato il Documento di programmazione economica e finanziaria da presentare al Parlamento, che definisce le manovre di finanza pubblica per i prossimi anni. Il Documento di Programmazione contiene le grandi linee della politica economica e finanziaria per gli anni 2004-07 e rappresenta la premessa per aprire una stagione di dialogo sociale e istituzionale mirata a realizzare riforme strutturali finalizzate a rilanciare uno sviluppo sostenuto e duraturo.
L'obiettivo e' giungere ad un 'Accordo per Riforme, Competitivita', Sviluppo ed Equilibrio finanziario' da tradurre in termini normativi nella prossima legge finanziaria, verificando gli indirizzi politici elaborati dalle singole Amministrazioni che verranno posti a base del dialogo con tutte le parti sociali e i rappresentanti delle autonomie locali. Questo 'Accordo' deve partire dalla conferma degli impegni sottoscritti con il 'Patto per l'Italia' e deve raccogliere il contributo del piu' recente 'Patto per la competitivita' siglato da CGIL, CISL, UIL e Confindustria.
Gli interventi proposti in questo DPEF mantengono la continuita' con gli indirizzi programmatici che questo Governo ha adottato fin dal suo insediamento, pur tenendo conto di un quadro economico internazionale meno favorevole rispetto alle attese. L'obiettivo e' di rafforzare lo sviluppo economico e sociale del paese, fondato su alcuni pilastri fondamentali, comuni ai grandi paesi europei:
una politica di riforme strutturali socialmente compatibili, in grado di adeguare le istituzioni dell'economia ai trend demografici e all'allungamento delle fasi del ciclo vitale: eta' scolare, eta' del lavoro, terza eta';
una politica di investimenti in capitale fisico e umano e in tecnologia, finalizzata ad innalzare la produttivita' e la competitivita' e, quindi, la crescita del paese, rendendo l'economia italiana pronta a cogliere pienamente gli stimoli della ripresa quando si manifestera' a livello globale e europeo;
una politica macroeconomica e finanziaria atta a coniugare rigore e sviluppo, in linea con gli impegni europei.
Riforme, investimenti e consolidamento di bilancio sono obiettivi essenziali e strettamente integrati: il rispetto dei vincoli del patto di stabilita' e crescita ha il duplice effetto di rassicurare i mercati e evitare che, per un paese ad alto debito come l'Italia, condizioni finanziarie troppo gravose soffochino la ripresa.
IL QUADRO ECONOMICO INTERNAZIONALE. Le previsioni contenute nel documento si basano su un quadro internazionale di riferimento molto prudente, coerente con gli scenari delineati dalle istituzioni internazionali e dai principali centri di ricerca. La crescita mondiale e' ancora modesta ma e' prevista accelerare gradualmente nel 2004 e negli anni successivi. La crescita in Europa risente sia degli effetti dell'apprezzamento dell'euro, sia delle difficolta' dell'economia tedesca: il PIL dell'area dell'euro e' atteso aumentare dell'1,9 per cento nel 2004 per poi attestarsi leggermente sopra il 2 per cento nel medio periodo. Lo scenario delineato potrebbe risultare, tuttavia, alterato dal riacutizzarsi dei fattori di instabilita' geopolitica che incidono sul clima di fiducia degli operatori. Le quotazioni del petrolio sono previste mantenersi, nell'arco previsivo, intorno ai 25 dollari a barile; mentre i prezzi delle altre materie prime e dei manufatti dovrebbero aumentare in misura moderata. Si prevede un ulteriore, lieve apprezzamento dell'euro nel 2004 e poi una sostanziale stabilita'. Nel medio periodo continuano a ridursi le pressioni inflazionistiche. Il rischio di un fenomeno generalizzato di deflazione rimane remoto. Tra i principali paesi industrializzati, solo in Giappone i prezzi continueranno a ridursi nel medio periodo.
IL QUADRO MACROECONOMICO INTERNO. Si stima che il PIL aumenti, in media nel 2003, dello 0, 8 per cento, un valore in linea con quello atteso per l'area dell'euro. Tenuto conto dei problemi strutturali e degli stringenti vincoli di bilancio che condizionano fortemente la crescita dell'economia italiana, il quadro programmatico per il medio periodo e' improntato alla cautela. L'obiettivo del Governo e' quello di innalzare il potenziale di sviluppo, attraverso le riforme strutturali e il sostegno agli investimenti, in un contesto di equilibrio finanziario. Gli effetti delle riforme si esplicheranno gradualmente nei prossimi anni; pertanto, nello scenario programmatico, la crescita del PIL prevista per il biennio 2004-05 sara' solo lievemente superiore a quella delineata nel quadro tendenziale (rispettivamente, 2 e 2,3 per cento contro 1,8 e 2,1). Il divario aumentera' progressivamente negli anni successivi, man mano che le riforme strutturali esplicheranno pienamente i loro effetti. Nel 2007, il tasso di sviluppo raggiungera' il 2,6 per cento, rispetto al 2,1 per cento del tendenziale. In questo quadro, la crescita viene sostenuta dalla domanda interna, con il fondamentale contributo degli investimenti, che beneficeranno delle politiche varate dal Governo, in particolare dell'avvio delle opere infrastrutturali, con finanziamento italiano e europeo, e dell'accelerazione degli investimenti pubblici nel Mezzogiorno. Il tasso di disoccupazione, previsto pari all'8,8 per cento nell'anno in corso, si ridurrebbe progressivamente, attestandosi al 7,5 percento nel 2007. Nello stesso anno, il tasso di occupazione si collocherebbe intorno al 60 per cento, valore prossimo all'obiettivo fissato per il 2010 (61,3 per cento). Nonostante la crescita del PIL risulti superiore a quella indicata nel quadro tendenziale, le pressioni inflazionistiche dovrebbero attenuarsi durante tutto il periodo della previsione per effetto dell'accresciuta produttivita', con conseguenze positive sul potere d'acquisto dei lavoratori. La riduzione dell'inflazione sara' ulteriormente agevolata dalla moderazione dei prezzi internazionali: in tale contesto, i tassi programmati di inflazione risultano pari all'1,7 per cento nel 2004, 1,5 per cento nel 2005, 1,4 per cento nel biennio 2006-2007.
IL PROCESSO DI CONSOLIDAMENTO FINANZIARIO. Per l'anno in corso l'indebitamento netto delle Pubbliche Amministrazioni si collocherebbe al 2,3 per cento del PIL. Le misure adottate dal Governo, incluse quelle una tantum, si stanno rivelando molto efficaci. Rispetto al 2002, si registrerebbe una correzione del saldo strutturale di circa 0,3-0,4 punti percentuali, poco meno di quanto concordato nell'Eurogruppo. L'obiettivo, per il 2004 e per gli anni successivi, e' di ridurre l'indebitamento strutturale di 0,5 per cento all'anno. Per conseguire questo risultato nel 2004 e' necessaria una riduzione del disavanzo all'1,8 per cento del PIL, dato che, in assenza di manovra, il disavanzo tendenziale si attesterebbe intorno al 3,1 per cento. Una posizione prossima al pareggio si otterrebbe nel 2006. La strategia finanziaria del Governo si basa sulla riduzione progressiva delle misure one-off: un terzo della manovra prevista per il 2004 dovra' essere assicurato da misure a carattere permanente. La proporzione aumenta a due terzi l'anno successivo fino alla completa sostituzione nel 2006. Le misure strutturali si concentreranno: dal lato delle entrate, su interventi di contrasto all'evasione e al sommerso; dal lato delle spese, su interventi di riduzione di regimi speciali di favore, sull'applicazione del patto di stabilità interno in coerenza con le prescrizioni europee, sulla razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, sulla entrata a regime del Piano Europeo di Azione per la crescita. Le misure 'one-off' per il 2004-05 si concentreranno sul settore immobiliare e del real estate.
RINNOVI CONTRATTUALI Per quanto riguarda i problemi connessi ai rinnovi contrattuali, il Consiglio ha conferito mandato al Ministro per la funzione pubblica, Mazzella, di riavviare, d'intesa con tutte le parti interessate, le trattative per il rinnovo dei contratti degli Enti locali e della Sanita', richiamando e confermando i contenuti dell'accordo del febbraio 2002. Sara' quindi riconosciuto un incremento retributivo pari allo 0,99%, previsto per tutto il pubblico impiego, e legato alla produttivita'.
ELEZIONI SUPPLETIVE IN FRIULI In relazione alla recente vacanza di un seggio attribuito con sistema maggioritario nel collegio uninominale n.2 della IX circoscrizione Friuli-Venezia Giulia (corrispondente ai comuni di Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorlingo della Valle, Sgonico, nonche' alle circoscrizioni 1,2,3,8,11 e 12 del comune di Trieste) il Consiglio ha poi deliberato la convocazione, per domenica 26 ottobre 2003, dei comizi per l'elezione suppletiva di un deputato; la data prescelta e' la prima data utile secondo le norme vigenti in materia e tenuto conto dell'opportunita' di evitare la coincidenza con talune festivita' religiose. La seduta ha avuto termine alle ore 23,55. 17/7