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Commercio....la caduta dei consumi

print23 dicembre 2011 00:03
(AGR) ( AGR )Sono ancora ottimistiche le stime sull’andamento delle vendite stilate oggi dall’Istat.

Purtroppo, i dati raccolti dal nostro Osservatorio Nazionale rivelano una situazione ben più drammatica, che non accenna a migliorare nemmeno in occasione delle festività natalizie.Un andamento, purtroppo, ampiamente prevedibile che continua a determinare ripercussioni sempre più gravi sull’intera economia, come dimostrano i dati drammatici sul PIL italiano.

“Vista la totale assenza di misure di rilancio, riteniamo che vi sia ancora una profonda sottovalutazione della crisi in atto.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Ad essere sottovalutate sono anche le pesantissime ricadute che, tra effetti delle manovre ed intollerabili aumenti di prezzi e tariffe, si stanno verificando per le famiglie italiane, in particolar modo per quelle a reddito fisso e a basso reddito.

È inaccettabile, infatti, che di pari passo con la forte contrazione dei consumi si sia registrata negli ultimi anni una costante escalation dell’inflazione: +0,5% nel 2009, +1,5% nel 2010, fino ad arrivare al livello record registrato quest’anno, del +3%.

La stangata per prezzi e tariffe nel 2011, alla luce di questi aumenti, sarà estremamente pesante per le famiglie: ammonterà ad oltre 1.668 Euro.

Ma a pesare sulle tasche dei cittadini non sono solo gli aumenti. Le ricadute della manovra economica del Governo Monti, a regime, saranno di 1.129 Euro, a cui vanno sommate le ricadute determinate dalle precedenti manovre, pari a 2.031 Euro annui.

Il totale, nel 2014, raggiungerà una cifra impressionante, che determinerà una perdita insostenibile del potere di acquisto delle famiglie del -7,6%, con evidenti ripercussioni sul versante della produzione.

Per allontanare queste drammatiche prospettive è indispensabile puntare sul rilancio della domanda di mercato e degli investimenti nei settori innovativi, vera e propria “linfa vitale” per la ripresa della nostra economia.

Inoltre è necessario intervenire con determinazione per contrastare ogni forma di speculazione sui prezzi, intollerabile soprattutto in una fase come questa.

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