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Ravello Festival al via

print24 giugno 2013 17:27
(AGR) È il simbolo della città della musica nelle notti d'estate. Un elemento distintivo che con la sua audacia, proteso com'è tra il cielo e il mare della Costiera, trasmette suggestione e incanto.

È il palco di Villa Rufolo, inaugurato in questo week-end con la nuova coreografia di Ismael Ivo e il concerto spettacolo di Eduardo De Crescenzo. Una struttura monumentale che di anno in anno ha subito importanti trasformazioni per meglio soddisfare le esigenze del grande pubblico del Ravello Festival. Un palcoscenico unico che da oltre 50 anni affascina e rapisce sia gli spettatori che gli artisti che lo calcano. E che anche quest'anno, è stato impreziosito da piccoli ma significativi ritocchi, uno dei quali in particolare, riporta in bella evidenza gli elementi distintivi di Villa Rufolo: ovvero quei giardini in parte nascosti dalla struttura che ospita le tribune.

Quest'anno, grazie ad una intuizione dell'architetto ravellese Raffaele Cioffi, gli elementi floreali che contraddistinguono i giardini saranno una componete scenografica dell'imponente struttura per effetto di un'ampia passerella in vetro collocata al centro delle prime file - poste da quest'anno allo stesso livello del palcoscenico - per garantire un contatto diretto con gli artisti che calcheranno la scena.

La storia di questo straordinario palco parte da lontano e precisamente dal 18 giugno 1953, data del primo concerto organizzato in Villa Rufolo in occasione del settantesimo anniversario della morte di Richard Wagner. In quella occasione, ad esibirsi fu l'orchestra del San Carlo diretta da Hermann Scherchen. Da quella data e fino al 1955, i musicisti venivano sistemati direttamente nei giardini della villa quasi a confondersi con il pubblico. Il successo dell’iniziativa, che poi si connoterà come “Concerti Wagneriani”, impose agli organizzatori di trovare una soluzione alla crescente richiesta di posti a sedere. Da questa necessità nacque l’idea di costruire un palco a sbalzo per ospitare i soli musicisti e di adibire i giardini esclusivamente a platea per gli spettatori.

In questi 60 anni, il palco del Belvedere di Villa Rufolo ha subito notevoli miglioramenti divenendo un’opera d’arte esso stesso: posto a circa 340 metri sul livello del mare, largo 22 metri e profondo 14 su uno strapiombo di ben 15 metri, costruito con oltre 400 quintali di materiale è realizzato completamente fuori dal parapetto dei giardini della Villa per lasciare quest’ultimi all’accoglienza di 720 spettatori.

Per l’edizione 2013 del Ravello Festival, il palco e la platea hanno dunque subito nuovi e più funzionali migliorie col palcoscenico che diventa quasi un tutt'uno col parterre. Riconfermato, anche quest'anno l’uso di quelle balaustre di cristallo che rendono il godimento dei concerti e del panorama ancora più “totale”. Dai primi di giugno tre squadre di tecnici si sono alternate senza sosta per realizzare la nuova struttura che prevede anche una platea completamente ridisegnata con una redistribuzione dei posti a sedere.

Quello realizzato a Ravello è un progetto carico di innovazione, capace diriproporre quelle caratteristiche di “teatro all’aperto” senza interruzione tra platea a palco con tante innovazioni indirizzate alla comodità dello spettatore e alla qualità dell’ascolto proponendo da quest'anno elementi scenografici che evidenziano architettura e segni distintivi dei giardini di Villa Rufolo.

Per il calendario e tutte le informazioni sui prossimi appuntamenti: www.ravellofestival.com

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