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Profumo di donna...al Manfredi

print22 novembre 2016 13:05
Profumo di donna...al Manfredi
(AGR) Uno degli attori più grandi del Teatro Italiano salirà sul palco del Teatro Nino Manfredi, si tratta di Massimo Venturiello che da martedì 22 a domenica 4 dicembre sarà in scena con “Profumo di Donna”.Massimo Venturiello è il protagonista di Profumo di donna. Lo spettacolo tratto dal romanzo "Il buio e il miele" di Giovanni Arpino sarà in scena al Teatro Nino Manfredi di Ostia, da stasera fino al 4 dicembre.

Un capitano in pensione, rimasto cieco a causa di un'esplosione accidentale, decide di recarsi a Napoli da un amico anch'egli non vedente. Il capitano si farà accompagnare in questo viaggio da un giovane soldato in permesso premio. Tra vessazioni e rimproveri, il giovane, ribattezzato ''Ciccio'' al pari di tutti gli sventurati che si sono succeduti nell'ingrata mansione, "scorterà" quindi il bizzarro capitano che si rivelerà un uomo dalla personalità poliedrica; a tratti irascibile e spigoloso, a volte ironico e autoironico, sempre e comunque irresistibile seduttore di donne, per le quali ha una particolare passione.

I due partono in treno da Torino e la prima tappa è Genova, dove il capitano decide di passare alcune ore con una prostituta. La seconda tappa del viaggio è Roma, dove il capitano parla con il cugino prete della sua condizione fisica e, per ultimo, giungono a Napoli, dove il capitano viene corteggiato da una giovane donna perdutamente innamorata di lui, ma il capitano sembra infastidito dalle sue attenzioni. La vera ragione del viaggio e dell'incontro con l'amico non vedente giungerà inaspettata e sorprendente solo alla fine... solo allora il capitano capirà che non potrà rifiutare l'aiuto e le attenzioni della giovane donna.

"Ora che abbiamo i mezzi per spaziare, per comunicare con tutti ci siamo chiusi in noi stessi, siamo diventati cinici disumani..." Cosi dice Charlie Chaplin nel discorso finale de "Il Grande Dittatore" e, come a volte succede a noi attori, le parole che continuiamo a ripetere tutte le sere ci restano addosso e ci rimbalzano poi nella mente durante le nostre giornate. Cosi, interpretando il ruolo che fu di Chaplin, ho spesso ripensato a queste parole ed è cresciuta in me la necessità di continuare a parlarne. Viviamo quotidianamente il paradosso di un'epoca in cui la globalizzazione ci spinge sempre di più verso l'isolamento e l'anonimato.

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