Ostia, con Subline parte la rinascita culturale

Il progetto Subline, che vanta il patrocinio delle Biblioteche di Roma, è ideato e coordinato da un collettivo promotore composto da Silvia e Marco Conchione, Giuseppe D'Aniello, Riccardo Gioia e Laila Scorcelletti, creatore di un’interazione tra artisti di strada, pittori e b-boys del Litorale romano riqualificando l'ex bookshop.Il primo evento aveva per titolo “Il Manifesto – Tra Condizionamento e Costituzione” ed ha affrontato la tematica del cinquantenario del ‘68, esaminata e studiata usando, come chiave di lettura, la tipologia del manifesto popolare dal 1968 ad oggi. Finalità dell'incontro era anche anche l'elaborazione di una bozza di un efficace manifesto sul cinquantenario, frutto del risultato del laboratorio stesso.
Punto di forza del progetto, che propone dieci appuntamenti a cadenza mensile, (il prossimo 2 e 3 novembre si svolgerà un Corteo poetico itinenrante, incentrato sulla figura di Pasolini) è l'originalità della prospettiva da cui viene indagato ogni argomento. Tale peculiarità fa sì che Subline sia in continua evoluzione, infatti di giorno in giorno, vista la struttura degli incontri, il progetto si arricchisce del prezioso contributo di artisti vari e di persone dedite alla divulgazione della cultura sotto ogni sua forma. E poiché il progetto è, appunto, in divenire, ogni contributo letterario, artistico e culturale è bene accetto…
Tra gli altri appuntamenti: il 1 dicembre: La magia della diversità (che affronta il tema dell’inclusione); il 19 gennaio 2019: Il gusto sublime della guerra; il 23 febbraio l’Arte metropolitana ; 9 marzo : La baccante postmoderna; il 6 aprile: La ferita tra uomo e natura (mostra fotografica di Pino Rampolla); 11 maggio: Schizzi e versi di strada.
Subline ha aperto il ciclo di incontri con i manifesti di Leonardo Crudi, 30 anni, artista impegnato attivamente per la trasformazione della società contemporanea con un linguaggio capace di veicolare contenuti etici e politici. I suoi manifesti prendono spunto dal cinema neorealista italiano, dal cinema d’avanguardia sovietico e sono influenzati dalle correnti del Suprematismo, Costruttivismo e Futurismo russo.
Tyra gli ospiti, la professoressa Liviana D’Uffizi, ha raccontato alla platea gli scontri del ’68 di Valle Giulia, a cui ha partecipato attivamente quando era ancora una studentessa universitaria.
Verrà anche proiettata l’intervista ad Antonia Baraldo Sani, costituzionalista, ex docente di materie umanistiche, da sempre impegnata nel mondo della cultura e dell'associazionismo.
di Manuela Minelli
