Gabriele D'Annunzio e Tazio Nuvolari, il poeta ed il campione, 90 anni fa l'incontro sul lago di Garda
Capozza (ACI): Il “Vate” donò al “Mantovano volante” una piccola tartaruga d’oro: “All’uomo più veloce del mondo, l’animale più lento”Nuvolari elesse la tartaruga a proprio simbolo: la fece ricamare sulle maglie da corsa, la impresse sulla carta intestata e dipingere sulla fusoliera del suo aereo.


Gerardo Capozzi sull'auto in cui avvenne lo storico incontro
(AGR) Celebrare il novantesimo anniversario del leggendario incontro – 28 aprile 1932 – tra il “Vate”, Gabriele D’Annunzio – poeta tra i maggiori esponenti del decadentismo europeo - e il “mantovano volante” - Tazio Nuvolari – il pilota italiano più forte di tutti i tempi, rievocando “il mito della velocità, della bellezza dell'auto e della poesia”.
È per questa ragione che il Segretario Generale dell’Automobile Club d’Italia, Gerardo Capozza, il Presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano - Ivan Drogo Inglese - e il Presidente della Fondazione de Il Vittoriale - Giordano Bruno Guerri – si sono ritrovati, oggi, a “il Vittoriale degli italiani”, in quegli stessi luoghi sulle rive del lago di Garda che il “Vate” aveva scelto e che avrebbe contribuito a trasformare in un luogo di incanto, passione, pensiero e poesia.
“Al momento del commiato, per suggellare il rapporto di stima e ammirazione iniziato quel giorno, d’Annunzio volle fare dono al pilota di una piccola tartaruga d’oro con la dedica: ‘All’uomo più veloce del mondo, l’animale più lento’. Da quel momento, “la tartaruga, simbolo di prudenza e di lentezza, che D'Annunzio aveva adottato come talismano, divenne il marchio che accompagnò Nuvolari nelle sue imprese”. Il “mantovano volante”, infatti “elesse a proprio simbolo la tartaruga: la portò ricamata sulle sue maglie da corsa rigorosamente di colore giallo, la impresse sulla carta intestata e la fece dipingere sulla fusoliera del suo aereo privato”.