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(AGR) Fiumicino 1973, la strage dimenticata: Ostia base terroristica e memoria cancellata

L’attentato di Settembre Nero all’aeroporto di Roma, le cellule operative a Ostia e una verità rimossa dalla storia italiana

printDi :: 17 dicembre 2025 13:36
La strage di Fiumicino del 1973. Un’inchiesta sulla memoria cancellata - Foto Fonte Wikipedia

La strage di Fiumicino del 1973. Un’inchiesta sulla memoria cancellata - Foto Fonte Wikipedia

(AGR) Ci sono stragi che vengono commemorate e altre che, con il tempo, vengono silenziosamente rimosse. La strage di Fiumicino del 17 dicembre 1973 appartiene a queste ultime. Un attentato terroristico palestinese tra i più sanguinosi mai avvenuti in Italia, legato a una rete operativa che aveva trovato a Ostia una base logistica e organizzativa, oggi quasi del tutto assente dalla narrazione pubblica.

L’attacco, rivendicato da estremisti palestinesi riconducibili all’organizzazione Settembre Nero, causò almeno 32 morti e circa 20 feriti. Un commando di cinque terroristi fece irruzione nel terminal dell’aeroporto di Roma-Fiumicino, lanciando bombe al fosforo e granate all’interno di un Boeing 707 della Pan Am, trasformandolo in una trappola mortale.

 
La strage di Fiumicino del 1973. Tra le vittime vi fu Antonio Zara, finanziere di appena 20 anni - Foto Fonte Wikipedia

La strage di Fiumicino del 1973. Tra le vittime vi fu Antonio Zara, finanziere di appena 20 anni - Foto Fonte Wikipedia

Tra le vittime vi fu Antonio Zara, finanziere di appena 20 anni, primo a intervenire dopo l’allarme lanciato dalla torre di controllo. Tentò di contrastare i terroristi e venne ucciso. Il suo sacrificio, come quello di molte altre vittime, è oggi relegato ai margini della memoria nazionale.

Pochi ricordano che già nei mesi precedenti alla strage, le forze di sicurezza avevano individuato una cellula terroristica palestinese operante sul litorale romano, in particolare a Ostia, dove alcuni militanti erano stati arrestati mentre pianificavano un attentato contro un aereo israeliano. Proprio quel processo, fissato per il 17 dicembre 1973, coincide tragicamente con il giorno della strage di Fiumicino.

La strage di Fiumicino resta uno degli episodi simbolo del periodo noto come “Lodo Moro” - Foto Fonte Wikipedia

La strage di Fiumicino resta uno degli episodi simbolo del periodo noto come “Lodo Moro” - Foto Fonte Wikipedia

Le indagini avevano evidenziato come Ostia fosse diventata un punto strategico: appartamenti utilizzati come covi, basi logistiche per armi ed esplosivi, luogo di appoggio per terroristi legati a Settembre Nero e, in alcuni casi, direttamente collegati al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP). Informazioni note ai servizi segreti italiani e stranieri.

Nonostante ciò, gli allarmi furono sottovalutati. Un appunto riservato del 12 ottobre 1973 segnalava la necessità di rafforzare la vigilanza su aeroporti e porti. Quel documento arrivò due mesi prima della strage, ma non produsse misure adeguate. A Fiumicino operavano appena 117 uomini, di cui solo otto addetti all’anti-sabotaggio.

La strage di Fiumicino del 1973 - Aereo della PAN AM - Foto Fonte Wikipedia

La strage di Fiumicino del 1973 - Aereo della PAN AM - Foto Fonte Wikipedia

Ancora più inquietante fu quanto avvenne dopo. Alcuni terroristi arrestati a Ostia furono rimessi in libertà e esfiltrati dall’Italia, accompagnati da funzionari dei servizi segreti, mentre altri ricevettero condanne lievi e furono rilasciati nel giro di pochi mesi. Una gestione opaca, figlia di equilibri geopolitici e accordi non dichiarati, che contribuì a cancellare responsabilità e verità.

La strage di Fiumicino del 1973 - Foto Fonte Wikipedia

La strage di Fiumicino del 1973 - Foto Fonte Wikipedia

La strage di Fiumicino resta uno degli episodi simbolo del periodo noto come “Lodo Moro”, quando il terrorismo internazionale attraversava l’Italia trovando spesso spazi di manovra, silenzi e coperture. Ostia, da semplice località balneare, fu in quegli anni anche retrovia del terrorismo internazionale, una realtà oggi quasi del tutto rimossa.

La strage di Fiumicino del 1973 - Foto Fonte Wikipedia

La strage di Fiumicino del 1973 - Foto Fonte Wikipedia

Dimenticare Fiumicino 1973 significa accettare che alcune stragi vengano derubricate, che alcune vittime siano considerate “scomode”, che la memoria venga selezionata. Ricordare Ostia come base terroristica e Fiumicino come luogo della strage non è revisionismo: è un atto di verità storica e di rispetto verso chi ha pagato con la vita.

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