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Barbarie Italiane...fateci smettere questo spettacolo

print24 novembre 2018 14:47
Barbarie Italiane...fateci smettere questo spettacolo
(AGR) Grande successo per “Barbarie Italiane, fateci smettere questo spettacolo” andato in scena nella la Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio giovedì sera. Il format teatrale, ideato e scritto da Betta Cianchini è stato presentato a cento studenti di istituti romani, poco prima della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.La storie italiane di una madre e di suo figlio, quella di un uomo e quella di una donna sono state scelte tra i diciannove racconti del format, proprio per restituire la visione di un vissuto maschile e di uno femminile. In seguito è stata data voce alle testimonianze raccolte per le strade di Roma e provincia dalla stessa autrice, testimonianze che tradiscono la vera natura del fenomeno,dimostrando che ci troviamo in presenza di un fenomeno culturale e trasversale.

Tutte le testimonianze sono state lette dalla Vice Presidente della Camera Maria Edera Spadoni, da deputati, dagli stessi ragazzi degli istituti invitati, dalle giovanissime attrici della Compagnia Tacco16 di Laura Milani e Francesca R. Miceli Picardi.“Barbarie italiana” - Fateci smettere questo spettacolo!” - è un progetto formativo, informativo e performativo di sensibilizzazione artistica sul tema della violenza contro la donna, presentato intante parti d’Italia in collaborazione con le associazioni che ne hanno condiviso il contenuto, ovvero BeFree, AssoLei, DGayProject, Punto D, C.A.M. (Centro Ascolto Uomini Maltrattanti) e attualmente con il grande e prezioso lavoro de “Le Funambole”, di cui Betta Cianchini è socia fondatrice. Le quattro storie raccontate, tra cui Il cassetto dei calzini con Gabriela Eleonori e Simone Bobini, Il buon padre di famiglia con Valerio Morigi e Amavo quell’uomo con Federica Quaglieri e le Tacco16 di Laura Milani, prendono vita dall'analisi di fatti di cronaca e di centinaia casi di violenza domestica, nonché dalle testimonianze raccolte dalla stessa autrice. “Questo progetto si ripromette di portare alla ribalta il problema da un punto di vista troppospesso ignorato: gli uomini violenti sono stati prima di tutto figli, fratelli, quindi alunni. E’soprattutto a loro che dobbiamo parlare. Una vera e propria maratona teatrale per raccontare e denunciare una barbarie italiana che non smetteremo di raccontare fino a quando ci saranno ancora casi di femminicidio”, spiega Betta Cianchini, già autrice del format teatrale “La Valigia”portato in scena da una straordinaria Laura Mazzi.

Le testimonianze da lei raccolte sono spesso oggetto di studio e occasione di dibattito nei Congressi,nelle Conferenze, nelle scuole e nelle tavole rotonde sulle pari opportunità e sulle problematiche di genere. Le storie raccontate sono tutte storie italiane. Ognuna di queste storie non è la mera narrazione di un unico fatto di cronaca, perché raccontarne la crudeltà rischierebbe di abusare di una vita che già di suo è stata intrisa di soprusi e dolorosa profanazione. Ogni storia messa in scena è il puzzle di tante storie di vita quotidiana che hanno alla base le stesse violente dinamiche culturali ed emotive.“E’ importante portare nelle scuole la testimonianza della fondamentale differenza tra amore e possesso”, prosegue la Cianchini, che realizzerà il suo spettacolo anche all'interno delle scuole romane, in collaborazione con l’artista Alan Bianchi e l’Associazione Le Funambole, grazie al sostegno di Squadra Credit, azienda da sempre attenta alle problematiche sociali, che ha deciso di sostenere e promuovere il progetto. Betta Cianchini ha già presentato il suo lavoro in diverse sedi istituzionali ed è stata invitata per ben due volte a prendere parte alla Giornata Mondiale contro la Violenza sulla donna indetta dall’O.N.U. e precisamente nel 2013 e nel 2014. Nel 2015 poi ha avuto l’onore di essere invitata al Quirinale per la celebrazione della giornata della donna dal Presidente Napolitano per il suo “importante lavoro e zelo nella battaglia contro la violenza sulla donna.

Manuela Minelli

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