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Al centro della città...metterei l'uomo

print22 ottobre 2018 15:16
Al centro della città...metterei l'uomo
(AGR) Nel 2019 verranno celebrati i vent’anni dalla morte di Mons. ClementeRiva, vescovo rosminiano, ausiliare di Roma per il settore Sud eapostolo del dialogo ecumenico e interreligioso. Per l’occasione vieneriproposto in una nuova edizione il suo ultimo libro, “Al centro della città metterei l’uomo”, promosso insieme alle Edizioni Rosminiane dall’Associazione culturale che porta il nome del vescovo e che dal 2010 organizza tre volte l’anno la Festa del libro e della lettura di Ostia.

“Con il passare del tempo – osserva nella nuova prefazione GianniMaritati, giornalista Rai e presidente dell’Associazione - ci rendiamoconto sempre meglio di quanto manchi alla Chiesa cattolica e al mondodella cultura italiana ed europea una figura intensa e luminosa come lasua”. Mons. Clemente Riva “….dedicò la sua vita al dialogo ecumenico einterreligioso, alla pastorale della cultura e all’impegno sociale. Tenacee fiduciosa fu, soprattutto, la sua tensione verso il ‘sogno’ dell’unità fratutti i cristiani, finalmente reinnestati nella comune ‘radice santa’,l’ebraismo”.

Un libro che ha molto da dire sulla situazione sociale ed ecclesiale dioggi. “Maestro e testimone esemplare, mons. Riva ci aiuta ancora oggia non smarrire – di fronte alle inevitabili difficoltà e lentezze delquotidiano – i punti acquisiti, come l’indispensabile coinvolgimento deilaici nella vita della Chiesa, la pazienza e la perseveranza del dialogo con tutte le confessioni e tradizioni religiose, la cura nel mettere sempre in luce la dimensione della speranza, della completa fiducia in Dio, del totale abbandono all’azione dello Spirito Santo. L’eredità di mons. Rivainsiste su un modello di Chiesa in perenne stato di missione, sulrapporto intrinseco fra carità e giustizia, e sull’amore universale, specie per gli ultimi e per i più deboli

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