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Usura, allarme Confcommercio

print14 novembre 2013 00:46
Usura, allarme Confcommercio
(AGR) "Quello dell’usura è un tema molto delicato che ci sta particolarmente a cuore perché il terziario e specialmente quello di mercato sono stati fortemente colpiti negli ultimi anni da questo fenomeno; un fenomeno che trova radici nell’impoverimento generale dei ceti medi, nella fragilità del tessuto economico-produttivo e nell’insicurezza delle famiglie, costrette dalla crisi a rivedere i propri stili di vita. L’aspetto che più colpisce di questa crisi, infatti, è la sua capacità di permeare nella vita stessa delle persone, mettendone in discussione certezze, obiettivi, abitudini di consumo. L’usura è la soluzione drammatica a cui molto imprenditori ricorrono, quando non riescono a trovare altre strade possibili di supporto economico". E' quanto dichiara il vicepresidente della Confcommercio di Roma con delega al credito, Franco Gioacchini.

"E’ innegabile che la stretta creditizia, che è a monte di tanti casi di usura - osserva Gioacchini - continua a peggiorare: secondo l’Osservatorio sul credito di Confcommercio nel secondo trimestre 2013 sono diminuite ulteriormente le imprese che sono riuscite a far fronte ai propri impegni finanziari, passando dal 23,8% del primo trimestre al 19,8%; contemporaneamente aumenta sia la quota di imprese che ci sono riuscite con difficoltà (dal 50,9% al 54,1%), sia il numero di imprese che non sono riuscite affatto a fronteggiare il proprio fabbisogno (dal 25,3% al 26,1%).

"Siamo convinti - conclude Gioacchini - che una risposta concreta ad un problema che non è più solo economico ma è diventato di ordine sociologico come l'usura, debba venire dalla collaborazione tra associazioni di categoria, istituzioni e soggetti economici, che dovrebbero mettere a sistema idonei strumenti di contrasto a questo fenomeno".

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