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Truffe nei confronti degli anziani, misure cautelari per due persone, ricaricavano con i bancomat rubati carte Poste Pay

I due indagati con ruoli ben distinti, dopo aver rubato i portafogli, per lo più a persone anziane, ed usando varie tecniche, riuscivano ad utilizzare le carte di credito/debito facendo delle ricariche su Poste Pay intestate a terze persone

printDi :: 26 aprile 2022 13:31
Truffe nei confronti degli anziani, misure cautelari per due persone, ricaricavano con i bancomat rubati carte Poste Pay

(AGR) Gli investigatori della Polizia di Stato del commissariato Prati hanno dato esecuzione all’ordinanza con la quale il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Roma ha disposto misure cautelari personali nei confronti di due persone gravemente indiziate dei reati di furto, truffa e ricettazione. 

L’indagine nasce nel luglio scorso da una denuncia presentata presso il commissariato Prati; la vittima ha raccontato che, dopo aver subito il furto del portafoglio, erano stati fatti dei versamenti dalle sue carte di credito/debito verso una carta Poste Pay. Partendo da ciò e seguendo il flusso elettronico dei soldi, i poliziotti hanno effettuato, coordinati dalla Procura inquirente, una serie di accertamenti e perquisizioni che hanno portato ad ipotizzare che il reato denunciato nei loro Uffici non fosse episodico, ma l’ultimo di una serie più complessa.

 
Le indagini hanno riguardato almeno 26 episodi. L’ipotesi investigativa è che due persone,  in concorso fra loro, ma con ruoli ben distinti, dopo aver rubato i portafogli, per lo più a persone anziane, ed usando varie tecniche, riuscivano ad utilizzare le carte di credito/debito facendo delle ricariche su Poste Pay intestate a terze persone compiacenti. Fatto ciò, sempre grazie alla complicità degli intestatari delle carte di appoggio, prelevavano il denaro contante portando così a compimento il reato.

I poliziotti, per arrivare all’identificazione degli attuali indagati, hanno fatto ampio uso delle più recenti attività tecniche, nonché dei tradizionali servizi di appostamento e pedinamento. Gli elementi raccolti hanno permesso alla Procura di Roma di chiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale un’ordinanza di applicazione di misure cautelari a carico di due soggetti che devono ritenersi presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento (indagini preliminari), fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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