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Tra Anfass ed Acea i conti non tornano

print03 febbraio 2012 14:54
(AGR) ( AGR ) Niente di eccezionale, siamo in Italia, se non si trattasse del creditore: Anffas Ostia, una Onlus che per natura reinveste completamente gli eventuali avanzi di esercizio. Del mittente: una municipalizzata, quindi ente pubblico. E del pasticcio: credito vantato frutto di un maxi-versamento non dovuto. Insomma, oltre al danno la beffa. Una beffa da 2.200 euro (senza contare gli interessi che l'associazione neanche avrebbe preteso se fosse stato celere il processo) che Acea ostinatamente fa di tutto per non versare, impedendo di reinvestire questa somma in servizi o per pagare altre bollette.

Dopo anni di lotte e battaglie l’associazione è riuscita a recuperare parte del credito, ma ballano ancora sul tavolo 2.200 euro dei quali, evidentemente, Acea non vuole proprio sentir parlare.

“Se così fosse - dichiara il presidente di Anffas Ostia Ilde Plateroti - si tratterebbe di un atto gravissimo che si sommerebbe all’odissea burocratica che stiamo vivendo sulla nostra pelle. Lucrare o mostrare disinteresse per un cliente pagatore che, per di più, è un’associazione che da oltre 50 anni lotta e si adopera per garantire alle persone con disabilità un’esistenza migliore è un qualcosa che non possiamo accettare. Acea oggi ha 2.200 euro in più in tasca e un disprezzo senza senso nei nostri confronti”.

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