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Scavi archeologici vietati sul litorale

print28 febbraio 2014 15:37
(AGR) L’accesso agli scavi dall’approdo del fiume Tevere è regolato da un cancello che si apre su via Gherardo e si trova a poche decine di metri dal fiume. Era il sistema ideale utilizzato soprattutto dalle società e cooperative che organizzano le gite sul Tevere con annessa visita agli scavi. Da un mese a questa parte, però la Soprintendenza di Ostia Antica ha “dichiarato” la cancellata una struttura di servizio e non riservata, dunque, al pubblico, per cui, ingresso vietato. Morale: i turisti sono costretti a raggiungere a piedi l’ingresso principale, percorrendo oltre due chilometri di strada sterrata. Il Municipio ha tentato, senza successo, una mediazione. Lunedì prossimo (dopo una protesta sotto gli uffici del Ministero) finalmente ci sarà l’incontro tra le parti, anche se la soluzione, per ora, appare ancora lontana. “Ogni anno trasportiamo agli scavi circa 15 mila turisti – afferma Ubaldo Ranucci, presidente della Cooperativa Pesca, Natura e Turismo, che con quattro imbarcazioni effettua il servizio giornaliero – sono studenti delle elementari e medie, centri anziani, associazioni culturali, ma anche turisti, soprattutto stranieri che stanno scoprendo la bellezza del fiume e la piacevolezza del servizio, oltre all’importanza del sito di Ostia Antica. Da un mese il cancello è chiuso. Vengono autorizzati ad entrare solo le scolaresche nell’ambito del progetto del Campidoglio denominato: “Città come scuola” e gli elenchi dei partecipanti devono essere comunicati 15 giorni prima. Se non troviamo una soluzione rischiamo di dover sospendere il servizio che oggi impiega oltre 40 addetti”. In questo modo sarebbe la fine per sviluppare quel binomio: barca e reperti archeologici per promuovere il Lido. “Abbiamo interesse a sviluppare gli itinerari turistici sul Tevere. – afferma Antonio Ricci, presidente del Consiglio municipale – E questa decisione della Soprintendenza ci ha spiazzato. Abbiamo cercato un dialogo, la Soprintendente Mariarosaria Berbera, invitata a partecipare ai lavori della Commissione Cultura ed in particolare, non si è presentata e nemmeno ha inviato dei suoi sostituti. Comprendiamo eventuali difficoltà del Ministero, ma una soluzione va trovata, la foce del Tevere e gli scavi archeologici rappresentano un fiore all’occhiello del litorale a cui non possiamo rinunciare”.

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