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Roma, rapina un giovane in piazza San Marco, ma la vittima prima che si allontanasse gli scatta una foto, arrestato 19enne

La vittima si trovava alla fermata dell’autobus ed è stato avvicinato da quattro nordafricani che lo avevano spinto a terra per strappargli una collanina d’oro. Il giovane li aveva inseguiti ma prima di desistere aveva scattato una foto che ha permesso alla polizia di arrestarlo

printDi :: 06 giugno 2025 16:33
Polizia l'equipaggio intervenuto distretto Fidene Serpentara

Polizia l'equipaggio intervenuto distretto Fidene Serpentara

(AGR) Era stato arrestato a fine febbraio per lo stesso reato. In quell’occasione, era entrato in un centro di accoglienza, e dopo essersi appropriato di alcuni telefoni cellulari presenti nella struttura, aveva tentato la fuga, ma era stato prontamente bloccato dagli dalla polizia.

A tradirlo, questa volta, una foto scattata dalla vittima, che lo ha ripreso poco prima che si allontanasse dopo averla aggredita insieme ad altri tre suoi connazionali.Tutto è iniziato dalla richiesta di una sigaretta, di notte, nei pressi del capolinea dei bus in Piazza San Marco.

 
Il giovane rimasto vittima, che si trovava in attesa alla fermata dell’autobus, era stato avvicinato da quattro uomini di origine nordafricana che, con la scusa di una sigaretta, lo avevano accerchiato e spinto a terra, per poi strappargli una collanina d’oro dal collo.

Lui, però, era riuscito a rialzarsi e ad inseguirli fino a Via delle Botteghe Oscure. A quel punto, nuovamente minacciato, li aveva lasciati fuggire per paura di subire più gravi ripercussioni.Senza perdersi d’animo, prima di chiamare l’ 1 1 2 (N.U.E.), ha però avuto la prontezza di scattare un “ritratto” al volto del nordafricano che gli aveva strappato la collana.

Le indagini della Polizia di Stato hanno preso il via dalle dettagliate descrizioni fornite dalla vittima, con tanto di “primo piano” allegato, agli Agenti del I Distretto Trevi, sopraggiunti sul posto a seguito della segnalazione.

Quello “scatto rubato” si è trasformato nell’ “identikit” di un egiziano di diciannove anni, che è stato bloccato, poco dopo, dagli stessi agenti mentre passeggiava da solo ed indisturbato sul Lungotevere della Farnesina. Nella tasca destra del giubbotto, teneva “pronte per l’uso” un paio di forbici a metà, con le due lame affilate, da utilizzare presumibilmente per minacciare le sue vittime.

I successivi riscontri hanno consentito di associare il suo volto a quello di uno dei quattro presunti responsabili della rapina.

Per il diciannovenne, quindi, è immediatamente scattato il fermo di indiziato di delitto, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziari, che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere.

Proseguono, invece, le indagini per risalire agli altri tre soggetti che si sarebbero resi responsabili dell’episodio.Si evidenzia che le attività investigative sopradescritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad accertamento definitivo con sentenza irrevocabile. Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi  presunto  innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito

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