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Roma-Lido, il 5 aprile presidio ed assemblea pubblica dei pendolari in Campidoglio

I pendolari della Roma-Lido vogliono portare la protesta direttamente in Campidoglio. Dagli incontri di Acilia, alle manifestazione davanti alle stazioni, alle manifestazioni lungo la via Ostiense dopo l’ennesimo blocco della linea ferroviaria, ora si va davanti al consiglio comunale.

printDi :: 29 marzo 2022 17:45
Roma-Lido, il 5 aprile presidio ed assemblea pubblica dei pendolari in Campidoglio

(AGR) Nella giornata dell’ennesimo sciopero dei trasporti (Cisal) e conseguenti disagi per i pendolari, si alza il tono dello scontro. I pendolari della Roma-Lido vogliono portare la protesta direttamente in Campidoglio. Dagli incontri di Acilia, alle manifestazione davanti alle stazioni, alle proteste lungo la via Ostiense dopo l’ennesimo blocco della linea ferroviaria, ora si va davanti al Consiglio comunale.

La Roma-Lido è al collasso e la politica, dopo le promesse di un pronto intervento sembra ingessata ed impossibilitata ad agire. I tempi di Walter Veltroni sembrano lontani, era il 2007, quando il sindaco di Roma decise di trasferire d’ufficio sei treni CAF, passati dalla metro A alla linea Roma- Lido, per rispondere alle esigenze dei viaggiatori, afflitti dai lunghi tempi di attesa dei convogli e dai numerosi disservizi. “Dopo anni di chiacchiere – si legge su una nota del Comitato pendolari della Roma-Lido diffusa sui social - e scarica barile tra istituzioni, andiamo in piazza del Campidoglio a sentire cosa vuol fare, “da grande”, il Comune di Roma, per due ferrovie, che stanno e resteranno nel suo territorio a “dis-servizio” dei cittadini romani. Venite anche voi a dire la vostra.…”presidio in piazza del Campidoglio il prossimo 5 aprile alle 14,30.

 
La situazione negli ultimi due mesi è precipitata. Il presidente del X Municipio nello scorso dicembre ha scritto una lettera nella quale chiedeva a Regione e comune lo spostamento dalla linea A o B di due convogli sulla tratta Roma-Lido“E’ l’unico modo per ridurre i disagi dei pendolari. Ho chiesto anche l’intervento per sistemare ascensori e scale mobili. Condivido le richieste dei pendolari, io sono stato un pendolare…. Ho intenzione di proporre un osservatorio permanente che verifichi giorno dopo giorno lo stato dell’arte”. Risultato, poco e niente. L’assessore Patanè a gennaio scriveva: “Scusate il ritardo ma i due treni arriveranno a febbraio”. E poi? La situazione di fatto non è cambiata. “Dopo che la regione Lazio ha lasciato volutamente degradare negli anni le ferrovie sull’orlo della chiusura, - leggiamo sulla locandina del Comitato pendolari - ora anche il comune di Roma nega quei due treni che potrebbero risollevare la Roma-Lido, condannando invece i cittadini ad attese di 40 minurti. Abbiamo il diritto ad un trasporto dignitoso, come prevede la Costituzione. Trasporto che ci è stato negato dalle amministrazione regionali e comunali degli ultimi dieci anni, oltre che dalla sciagurata gestione dell’Atac”.

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presidio della roma-lido pendolari locandina

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