Roma, basta con il monopolio del Caro Estinto

LA PROPOSTA DI LEGGE - A sostegno delle richieste delle Associazioni di categoria Fede.Co.Fit., Ass.I.Fu.R., Fe.Ni.O.F e Co.Di.O.F. i consiglieri del Movimento 5 Stelle della Regione Lazio hanno presentato una proposta di legge che sarà discussa nei prossimi giorni in sede di Consiglio regionale. “La proposta di legge dei consiglieri pentastellati va nella direzione da noi auspicata ed impegna l’amministrazione di via della Pisana a regolamentare il settore, attualmente monopolizzato da due sole società”, spiega il presidente Fiori: “in pericolo vi è il posto di lavoro dicirca 2.500 operatori che rischiano di chiudere. Tra i problemi dell’attuale, mancataregolamentazione vi sono inoltre l’evasione fiscale e la perdita della qualità dei servizi. Ci rivolgiamo pertanto direttamente al presidente Nicola Zingaretti per avere un incontro urgente, non più procrastinabile nel tempo, in cui ci venga assicurata l’internalizzazione dei servizi altrimenti siamo pronti a clamorose manifestazioni di protesta”.
IL SIT-IN A LUGLIO 2013 - Già il 16 luglio del 2013 gli operatori delle imprese di pompe funebri romane manifestarono per la prima volta in Italia ed in Europa davanti alla sede della Regione Lazio per protestare contro il monopolio di due società, la Se.M.I. – Servizi mortuari integrati controllata e gestita dalla Taffo Srl, e la Cattolica 2000 Srl. Entrambe le società, infatti, sono in grado di ‘accaparrarsi’ tutti i servizi mortuari all’interno degli ospedali della Capitale e della Regione, con il tacito avallo dell’Azienda sanitaria locale, portando così sull’orlo del fallimento le altre imprese. Un‘business del caro estinto’ che ha provocato il fallimento delle piccole società che, benché con oltre cento anni di esperienza in questo delicato settore, hanno dovuto chiudere perché schiacciate da una concorrenza di giorno in giorno più spietata. Il sit-in della scorsa estate fu un evento unico nel suo genere, che il presidente Gianluca Fiori è intenzionato a bissare. “Siamo pronti a iniziative anche più folcloristiche, se necessario”, afferma.
L’INCONTRO IN REGIONE - “Il 17 giugno del 2013 una nostra delegazione fu ricevuta in Regione dal dottor Maurizio Venafro al quale lasciammo una serie di proposte su come poter arginare questo drammatico problema in attesa di una Legge regionale che nel Lazio, a differenza di quanto avviene nelle altre regioni, ancora manca”, spiega il presidente di Ass.I.Fu.R.: “il dottor Venafro, che forse non ha recepito la gravità del problema, ci assicurò che di lì a dieci giorni saremmo stati convocati dal dottor Sterpa. Ma da allora è calato il SILENZIO TOTALE: non abbiamo avuto alcuna notizia da nessuna delle Istituzioni preposte il che farebbe presupporre che magari questo ‘sistema’ possa far comodo a qualcuno. Ed il giorno della manifestazione, il 16 luglio”, prosegue, “nessuno si è preso la briga di riceverci: un comportamento che l’intera categoria non ha affatto digerito. Almeno un po’ di buona volontà si poteva dimostrare! Di modi ce n’erano tanti ma, ripeto, NULLA. Silenzio totale da parte di tutti!”. LA RICHIESTA A ZINGARETTI - “Nel frattempo, mentre perdura questo silenzio assordante ed in relazione ad un comunicato diffuso dalla stessa Regione Lazio a febbraio 2014, a delibere poco chiare e trasparenti e soggette alle più ampie interpretazioni ed alle ‘voci’ circolanti, torniamo a chiedere un incontro congiunto con il presidente Zingaretti alla presenza dottor Venafro e del dottor Sterpa, entrambi già messi a conoscenza del problema, per trovare definitivamente una SOLUZIONE EQUA, CHIARA e TRASPARENTE per tutta la categoria e nel minor tempo possibile”, ribadisce il presidente Gianluca Fiori. Nella lettera indirizzata al Governatore, il presidente di Ass.I.Fu.R., a nome dei colleghi, concludeinformando che “non ricevendo risposta alcuna alla presente entro il 20 maggio prossimo la categoria tutta si sta già organizzando per manifestare contro un sistema che continua a consentire questo stato di cose”.